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Simonelli: “Basta calcio a Ferragosto, la prossima Serie A inizierà il 23-24 agosto”

Simonelli, presidente Lega Serie A
Simonelli, presidente Lega Serie A

Le dichiarazioni del presidente della Lega Serie A in vista del prossimo campionato

Ezio Maria Simonelli, presidente della Lega Serie A, intervistato a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 ha detto la sua riguardo riguardo tanti temi, dall’attualità all’organizzazione per il futuro.

Tra le novità più importanti, quella relativa alla prossima stagione: “Posso anticipare che, al 99%, il prossimo campionato inizierà nel weekend del 23-24 agosto. Vogliamo evitare il calcio a Ferragosto“.

Si prevede, così, lo slittamento di circa una giornata dell’inizio della stagione di campionato. Tra i temi affrontati, però, anche quello relativo ai problemi da risolvere: “Molti. Citerei quello degli stadi, dobbiamo riuscire prima di ogni altra cosa a risolvere il problema. Il ministro Abodi la pensa come me, c’è la necessità di avere un commissario unico per snellire i lavori e le procedure. Mi auguro che entro la fine di febbraio possa essere nominato il commissario per gli stadi, sarebbe utile per svecchiare il panorama. Abbiamo degli stadi che hanno un’anzianità media di 66 anni“.

Simonelli: “Favorevole al var a chiamata”

Il presidente della Lega Serie A ha parlato anche dei tanti impegni: “L’intasamento del calendario è il vero problema del calcio. Però è una cosa che non dipende dalla Lega Calcio italiana. Non possiamo far niente per ridurre il numero di partite“.

Sulla Serie A a 18 squadre: “Lascio sempre la sovranità all’Assemblea per decidere. Un campionato a 18 squadre vorrebbe dire quattro partite in meno, però vorrebbe dire anche un campionato meno avvincente, meno rappresentativo di tutta Italia. Il cambio di format al momento non mi sembra realizzabile a breve“.

Mentre sul var a chiamata: “Sono favorevole. Il fatto di poter chiamare in caso di dubbio sarebbe a mio avviso un’evoluzione positiva. Darebbe anche responsabilità alle squadre. Sono favorevole. Non abbiamo avuto modo di confrontarci in assemblea su questo tema, ma penso che molti presidenti e allenatori la pensino come me“.