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Serie C | Lugo Martinez si prende il Bisceglie: “Qui per tornare decisivo”

El Bombardero è tornato. E lo ha fatto con il suo mancino da urlo, capace di colpire gli avversari dalla distanza e far gioire i propri tifosi: merito anche di quell’andatura da fùtbol bailado, che permette di individuarne le radici sudamericane a distanza di decine di metri. Numero 16 sulla schiena, tocco da 10 e Italia nel cuore (“Ormai la Puglia è più di una seconda casa”), Richard Martinez Lugo è il trascinatore del Bisceglie che a punteggio pieno viaggia a quota 6 punti nel girone C di Serie C: il weekend di riposo forzato, imposto dal calendario agli azzurronerostellati, ha lasciato in dote il secondo posto in coabitazione con il Rende e a un punto dal Monopoli, capolista a 7. “Ma non ci illudiamo – ammonisce il 25enne paraguaiano – siamo ancora agli inizi e tutte le gerarchie devono ancora venire fuori: noi dobbiamo solo pensare a continuare così e fare più punti possibili per un campionato tranquillo”.

Sotto i colpi del suo mancino, sono caduti Monopoli (in Coppa) e Paganese (in campionato). Punizioni simili, con traiettorie potenti che si abbassano a pochi metri dalla traversa, quando per il portiere avversario ormai è troppo tardi. Punti di approdo di un piede che sin qui ha camminato molto accanto a una valigia: l’ispirazione? Risale ai tempi di Udine, quando “studiavo Antonio Di Natale – racconta Lugo ai microfoni di gianlucadimarzio.com – uno dei calciatori più forti con i quali ho avuto la fortuna di giocare”. il percorso calcistico ha portato Lugo a Udine, Grosseto e Bari in Italia, con escursioni sudamericane tra Guaranì, General Diaz, River Plate di Asuncion e Colon II . Al centro di tutto c’è la data del 20 maggio 2014, quando una sua punizione nel finale consegnò al Bari una vittoria decisiva nel cammino-playoff contro il Cittadella: “Ricordo la bolgia del San Nicola – ammette lui – è stato calcisticamente il giorno più bello della mia vita”. Di quella stagione in biancorosso sono rimasti in dote solide amicizie e il rapporto con Nunzio Zavettieri, suo attuale allenatore: “Mi sento ancora con Diego Polenta, è un amico. Il mister? Mi fa rendere al meglio, è una persona schietta e preparata. Mi chiede di prendermi le mie responsabilità in campo e questo mi esalta”.

Il sud Italia è nel suo destino: “Sto quasi meglio qui che a casa” ammette. Con il mare all’orizzonte: “A Bisceglie è molto pulito, ne ho approfittato per fare anche qualche bagno estivo. Qui si vive bene. Magari d’inverno sarà meno piacevole, quando farà freddo e dall’Adriatico arriverà il vento”. Quel vento che spinge la formazione di patron Canonico verso le zone alte della categoria: “Sono contento di come siamo partiti, merito di un gruppo solido, che si è presto calato in questa realtà”. Curiosità, in rosa ci sono ben 10 stranieri: “E’ vero, ci sono tanti calciatori non italiani ma in campo si parla una sola lingua, quella universale del pallone”. La stessa che Lugo parlava all’alba della sua carriera, quando in Spagna aveva sostenuto provini con Valladolid, Atletico Madrid e…Real Madrid: “Ricordo quei giorni, ho conosciuto una realtà di primissimo ordine, con me c’erano Carvajal e Morata, splendidi professionisti e grandi campioni. Avevo vissuto un sogno, ma sono ancora in tempo per arrivare in alto, a partire dalla Serie B dove ho dimostrato di poter giocare”. Chissà, magari con il Bisceglie…