Serie C, definiti i gironi della stagione 2021/2022
Ufficializzati i tre gironi del prossimo campionato di Serie C 2021/2022
È nata la nuova Lega Pro. Si è da poco conclusa, infatti, la formazione dei tre gironi della Serie C 2021/2022. Da questa stagione il criterio per la composizione dei tre raggruppamenti è la suddivisione geografica orizzontale.
Inoltre, questa sera è in programma alle 19:00 il sorteggio dei calendari dei tre gironi.
Il comunicato
Lo ha reso noto la Lega Pro attraverso una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale: “Il Consiglio Direttivo di Lega nella riunione tenutasi in data odierna, ha deliberato la composizione dei gironi del Campionato Serie C per la Stagione Sportiva 2021/2022.
La composizione dei tre gironi
GIRONE A: Albinoleffe, Feralpisalò, Fiorenzuola, Giana Erminio, Juventus U23, Lecco, Legnago, Mantova, Padova, Pergolettese, Piacenza, Pro Patria, Pro Sesto, Pro Vercelli, Renate, Seregno, Südtirol, Trento, Triestina, Virtus Verona
GIRONE B: Ancona-Matelica, Aquila Montevarchi, Carrarese, Cesena, Fermana, Grosseto, Gubbio, Imolese, Lucchese, Modena, Olbia, Pescara, X, Pontedera, Reggiana, Siena, Teramo, Vis Pesaro, Virtus Entella, Viterbese
GIRONE C: ACR Messina, Avellino, Bari, Campobasso, Catania, Catanzaro, Fidelis Andria, Foggia, Juve Stabia, Latina, Monopoli, Monterosi, Paganese, Palermo, Picerno, Potenza, Taranto, Turris, Vibonese, Virtus Francavilla
Ghirelli: “Abolire ripescaggi e riammissioni”
“Ho detto al Consiglio Direttivo che proporrò alla prossima assemblea della Serie C di abolire i ripescaggi e le riammissioni“. Così il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, a margine della presentazione dei gironi della Serie C 2021-2022: “Noi iniziamo la riforma e mettiamo fine ad un serie di contenziosi spiacevoli – spiega – Questo, si sappia, lo porteremo a credito sul tavolo delle riforme quando parleremo di sostenibilità economico-finanziaria e di riforma di sistema. Se qualcuno pensa che la riforma del calcio italiano sia l’istituzione della Serie C di élite ha sbagliato clamorosamente. La riforma è del calcio italiano, di tutti i campionati. Credo che il presidente della FIGC Gravina sulla riforma di sistema non abbia dubbi. Io non lo tirerò per la giacca perché so che le sue idee vanno rispettate e su esse ci si deve confrontare“.