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Tra Inferno e Paradiso: Serie B, tutto in 450 minuti

Tra Inferno e Paradiso. Chi lotta per raggiungere il sogno serie A, chi per evitare la retrocessione in C. La Serie B si decide in 450 minuti. Tutto è ancora aperto, ma non c’è più margine d’errore.

La testa della classifica

L’unica squadra che può essere, relativamente, tranquilla è l’Empoli di Alessio Dionisi. I toscani sono riusciti a vincere anche contro la Reggiana dopo più di positività al Covid nei giorni scorsi, proseguendo una serie di risultati utili consecutivi che va avanti dallo scorso primo novembre, giorno dell’ultima sconfitta.


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I punti di vantaggio sul Lecce secondo in classifica sono 4, 5 invece quelli sulla Salernitana terza. Sulla carta, però, potrebbero anche essere 10 e 11, se Mancuso e compagni dovessero vincere i recuperi delle due partite che furono rinviate per il focolaio negli azzurri. 

La lotta per il secondo posto 

 Chi invece deve guardarsi le spalle è il Lecce di Corini, che dopo aver perso in casa contro la Spal ha la Salernitana di Castori con il fiato sul collo. Un solo punto di divario tra le due squadre, ma gli scontri diretti sono a favore dei giallorossi che nelle ultime giornate affronteranno tutte squadre che occupano la parte sinistra della classifica, tra cui Monza ed Empoli. 

 


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Non più semplice il cammino dei granata, che nelle prossime due giornate dovranno vedersela con Venezia e Monza, rispettivamente quinta e quarta in classifica

E sono proprio i biancorossi di Brocchi la delusione – almeno ad oggi – di questa serie B. Due punti nelle ultime quattro partite, zona promozione diretta ormai lontana e un quarto posto – che garantisce una posizione privilegiata all’interno dei playoff, consentendo alla terza e alla quarta classificata di saltare il primo turno eliminatorio – da difendere con i denti.


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Il “mischione” playoff 

Se Monza, Venezia e Spal hanno già blindato la loro posizione nei playoff, discorso diverso va fatto dalla settima alla tredicesima posizione in classifica. Sì perché anche il Pisa, tredicesimo a 40 punti e a 6 lunghezze di vantaggio dalla zona playout, potrebbe rientrare nei playoff.

I toscani hanno due partite in meno al momento e questa sera affronteranno il Chievo – anche lui con 31 partite giocate contro le 33 delle altre squadre. Gli scaligeri occupano l’ultimo posto valido per i playoff, l’ottavo, e sono insidiati anche dal Brescia di Clotet che è nono a 44 punti, uno in meno dei gialloblù.


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Alle 15, invece, Reggina e Vicenza – entrambe a 41 punti – si giocano l’ultima chance per rientrare nella lotta playoff. La Cremonese, invece, è lì a 42 punti che attende i risultati della altre. 

La zona playout 

Se nella zona alta della classifica c’è incertezza, le zone basse non sono da meno. Al quattordicesimo e quindicesimo posto troviamo due squadre che lo scorso anno si sono scontrate nella semifinale playoffFrosinone e Pordenone

 I giallazzurri, quattordicesimi con 40 punti, hanno conquistato solamente 3 pareggi nelle ultime 6 giornate, con la cura Grosso – subentrato a Nesta – che non ha portato i frutti sperati. 


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Copione simile per i neroverdi, che hanno promosso Domizzi dalla Primavera dopo aver esonerato Tesser. Vittoria all’esordio e sconfitta nell’ultimo turno, con i 37 punti che non danno alcuna sicurezza.

Soprattutto perché l’Ascoli di Sottil – quintultimo a 34 punti – è lanciatissimo con due vittorie nelle ultime due contro Vicenza e Monza. I bianconeri, qualche settimana fa in zona retrocessione diretta, sono rinati anche grazie a Dionisi, sempre più leader dei marchigiani.


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 Un Ascoli che questa sera alle 19 tiferà Venezia: gli arancioneroverdi ospiteranno al “Penzo” il Cosenza, attualmente quartultimo a 32 punti con una sola lunghezza di vantaggio dalla zona retrocessione diretta.  

La zona rossa


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Zona rossa per Reggiana, Pescara e Virtus Entella. Il destino di questi ultimi ormai è segnato: con 22 punti in classifica e 10 punti di distacco dalla zona playout, i liguri per salvarsi dovrebbero compiere un vero e proprio miracolo sportivo.

Complicata anche la strada del Pescara, che con 28 punti spera in un passo falso del Cosenza per restare a 4 lunghezze dalla zona playout. La Reggiana, invece, è la squadra che può giocarsi le carte migliori: 31 punti a -3 dall’Ascoli quintultimo, in attesa del posticipo di questa sera tra Venezia e Cosenza.