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Serie A, i 10 momenti più belli del 2016

Al di là di tifo e appartenenze, oltre i colori e le bandiere. Calcio. E’ stato un intenso anno di calcio e di emozioni a lui strettamente legate. Abbiamo deciso di rivivere questo 2016 attraverso 10 momenti importanti, decisivi, simbolici. Alcuni sembrano (e sono) così lontani, altri faranno da apripista per l’anno che verrà. Alcuni hanno segnato la fine di un ciclo, altri rappresentano inizi e un segno di continuità con il futuro. Calcio italiano: Serie A ma non solo…

1) Il gol di Zaza in Juventus-Napoli, 13/02 – Di fatto il gesto che ha sancito il sorpasso della Juventus sul Napoli, riportando i bianconeri in testa alla classifica dopo un girone d’andata di sofferenza. Una testa della classifica che la Juve non cederà più, fino al quinto scudetto consecutivo. L’emblema dell’Hi5tory scritta dalla Juve, in fondo, è questo tiro al minuto n.88.

2) La carica dei 15.000, 01/03 – L’impresa dell’Alessandria che in Coppa Italia arriva in semifinale e sfida il Milan. A San Siro è invasione grigia, con più di 15.000 tifosi al seguito della squadra. Il risultato non sorriderà all’Alessandria, già sconfitta nell’andata giocata in casa (ma all’Olimpico di Torino), ma questo fotogramma è anche un auspicio di gloria per le squadre minori al cospetto del calcio ad alti livelli.

3) La doppietta di Totti contro il Torino, 20/04. Un altro capitolo di una storia infinita, una serata romanzesca. Le polemiche con Spalletti sono ancora freschissime, la Roma è sotto 1-2 col Torino all’Olimpico. Mancano 4 minuti ed entra lui. Prima in spaccata, poi su rigore: doppietta e 3-2. E Totti è ancora qui…


4) Un sogno reAle, 29/04 – Quello del Crotone, che per la prima volta nella sua storia viene promosso in Serie A. Che stagione degli squali e del “capobranco” Juric. Il degno suggello arriva a Modena il 29 aprile. Sì, è tutto vero.


5) GOLzalo, 14/05 – “Ma non è vero, questo è un film! Ditemi che c’è un copione… Cosa dobbiamo dire? Andiamo via!”, dicono Compagnoni e Adani in telecronaca. Perché il 36° gol di Gonzalo Higuain nella stagione 15/16 (solo in Serie A) arriva con una rovesciata pazzesca contro il Frosinone, all’ultima giornata. Sorpasso a Nordhal, punto esclamativo di una stagione surreale. Le strade del Pipita e del Napoli si separeranno, e non nel migliore dei modi, vero, ma quell’attimo resterà lì cristallizzato.


6) Sassuolo League, 14/05 – E’ l’anno delle cenerentole: il Sassuolo in Europa lo è. Per la certezza bisognerà attendere ancora una settimana, la finale di Coppa Italia tra Juve e Milan. Ma la vittoria dei bianconeri toglie al Milan il posto restante e lo consegna a Di Francesco. Complice un po’ di sfortuna e (tanti) infortuni la favola non durerà molto, ma che orgoglio.

7) Locatelli’s way, 2/10 – Dal Sassuolo al Sassuolo… Ma stavolta come attore non protagonista. Perché la scena è tutta di Manuel Locatelli, classe 1998, decisivo nella rimonta del Milan sul Sassuolo segnando il gol del 3-3 con un bolide da fuori area. E che gol! Ma sono le lacrime a fine partita a restare impresse: come i piccoli, ma stavolta sono lacrime di gioia. E il meglio dovrà ancora venire…


8) Millennial l’inizio di una nuova era, 19/11 – Alla fine è successo, Moise Kean è il primo giocatore nato negli anni 2000 ad esordire in Serie A. E’ un ragazzone che dimostra più anni di quanti ne abbia, ma ha gli occhi da bambino. E un mese dopo toccherà ad un 2001: Pellegri, del Genoa. Il futuro è adesso.

9) Eterno Pellissier, 11/12. Ciò che ho fatto rimarrà sempre dentro di me”. “Umile, testardo, orgoglioso”. Con due moniti: “Rispetto per tutti, non mollare mai”. E guai a chiamarlo finito: “Io? A 37 anni sono ancora utile, posso dire la mia e continuare a segnare!” Perché per raccontare Pellissier non c’è niente di meglo che Pellissier: 100 gol in serie A, chapeau.



10) MaraMertens, 18/12 – Un poker dopo una tripletta, un gol fantascientifico. Un falso nueve che diventa vero, verissimo. Mertens delle meraviglie in un pomeriggio di dicembre, un pallonetto magico. 7 mesi dopo il San Paolo ha un altro eroe da acclamare.