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Seedorf torna in Brasile: i ricordi al Botafogo, l’allenatore esonerato per colpa sua e il Carioca vinto

Clarence Seedorf torna in Brasile. L’ex Milan allenerà l’Atlético Parananense per tutto il 2018, stagione che vedrà il Furacão impegnato anche in Copa Sudamericana. Seedorf è stato scelto dal numero uno del club, Luiz Emed, principalmente per le sue capacità gestionali e per la cultura del lavoro sviluppata durante la sua carriera da calciatore.

L’olandese ha già visitato la città e le strutture del club: oltre ad allenare la prima squadra, Seedorf avrà il compito di supervisionare tutte le categorie giovanili della società, in modo da dare indicazioni ai colleghi e, eventualmente, far esordire con i grandi qualche prodotto locale.

Che Seedorf sia bravo a riconoscere il talento è chiaro a tutti, e proprio la sua prima esperienza in Brasile ne è la testimonianza migliore. Quando nel 2012 arrivò a Rio de Janeiro per giocare nel Botafogo, in pochi mesi trasformò un ambiente senza mentalità vincente in un vero e proprio contesto corale. Non senza difficoltà ovviamente, visto che fu probabilmente lui uno dei responsabili dell’esonero di Oswaldo de Oliveira, sostituito poi dall’allenatore delle giovanili Eduardo Hungaro che rappresentava sostanzialmente il ponte per portare Seedorf successivamente ad allenare.

Con lui in campo il Botafogo disputò due buone stagioni, chiudendo con un quarto e un quinto posto. L’unico successo fu un campionato Carioca, titolo preziosissimo per lui che scoppiò in lacrime dopo la vittoria assieme ai suoi grandi amici e pupilli Dória e Gabriel, allora giovanissime promesse del Botafogo su cui Clarence puntava tantissimo.

E il suo ritorno in Italia per cominciare la propria esperienza da allenatore fece scontenti in molti: su tutti il Botafogo stesso che inserì nel trasferimento una clausola che limitava l’olandese al ruolo di allenatore senza dargli dunque la possibilità di poter tornare a giocare col Milan.

E anche da allenatore ha tenuto fede al suo particolare personaggio: infatti nonostante le esperienze con allenatori di primissimo piano come Fabio Capello e Louis Van Gaal, ha dichiarato di ispirarsi a Phil Jackson, allenatore leggendario ma in un altro sport, il basket.

Poi negli anni di pausa da allenatore Seedorf ha curato una rubrica sul New York Times dal titolo “Seedorf Responds”, nella quale rispondeva anche a domande abbastanza impegnative di genitori preoccupati per il percorso sportivo dei figli.

Ora ricomincerà ad allenare in Brasile, lì dove ha terminato la sua esperienza da calciatore. E sogna fortemente di riportare l’Atlético Paranaense a essere uno dei colossi brasiliani. Un obiettivo che sa quasi di sfida affascinante, per chi solo pochi anni fa dichiarava di voler diventare il miglior allenatore al mondo.

di Andrea Bracco – Tre3Uno3