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Djuricic: “De Zerbi mi ha cambiato la visione del calcio. Dionisi simile”

Le dichiarazioni del trequartista neroverde in vista della partita da ex contro la Sampdoria

5 gol in 33 presenze con la maglia del Sassuolo nell’ultima stagione per Filip Djuricic, e anche quest’anno, il numero 10 neroverde ha ricominciato da dove aveva lasciato.

Un gol, un assist e un’espulsione procurata contro il Verona alla prima giornata di campionato, e oggi affronta la Sampdoria, la squadra che nel 2016 lo portò in Italia. 

 

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“Sampdoria? Tutto stupendo, tranne che con Giampaolo”

“Fu tutto bellissimo. Tutto stupendo tranne che con Giampaolo: dal primo giorno non mi vedeva proprio; ci provavo, ma non ci fu nulla da fare. Giocava a diamante (il rombo, ndr), quindi sarei stato perfetto nelle sue idee tattiche dietro due punte. Niente. Un giorno andai da lui e chiesi qual era il problema: “Mister, io so che valgo, però deve dirmi lei se merito o no di giocare e perché…”. Lui mi rispose: “Non c’è nessun problema, devi lavorare”. E lavoravo. Ma non giocavo. Insomma, tutto il resto era perfetto”, così Filip Djuricic a La Gazzetta dello Sport. 

De Zerbi e Dionisi

Dalla Sampdoria al Benevento e poi al Sassuolo, dove ha incontrato Roberto De Zerbi: “Mi ha cambiato la visione del calcio: con lui ho trovato quella continuità che in passato non riuscivo a mantenere. Lui ha dimostrato che puoi giocare come pensi, che dirlo è facile ma farlo è tutta un’altra cosa”.

 

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Su Dionisi: “Calcisticamente qualcosa è cambiato, anche se siamo solo all’inizio, ma le premesse sono molto buone. Diciamo che come carattere e approccio è simile: non è certo un caso che sia stato scelto, il Sassuolo fa le cose per bene”.

Il no al Milan per vi di Rui Costa

 

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Il classe 1992 festeggerà il 30esimo compleanno il prossimo 30 gennaio e nella sua carriera c’è posto anche per un retroscena di calciomercato, quando disse di no al Milan: “Mi chiamò Rui Costa, ovviamente già dirigente, e mi convinse in maniera netta a scegliere il Benfica. In quella stagione mi volevano i rossoneri, il Chelsea, l’Arsenal e l’Ajax. Ma Rui fu straconvincente. Se mi sono mai pentito del no al Milan? Le scelte hanno significato nel momento in cui le fai…”.

L’INTERVISTA COMPLETA SU LA GAZZETTA DELLO SPORT