Questo sito contribuisce all'audience di

Doppietta Borini, tra pranzi di squadra e rifiniture porta fortuna: la Sampdoria sfata il tabù Marassi

Una vittoria per invertire la rotta: era quella che serviva alla Sampdoria per cambiare l’inerzia di questa prima parte di stagione e dare una svolta

Serviva soltanto vincere, trovare tre punti che fino ad oggi a Marassi in campionato la Sampdoria di Pirlo non era mai riuscita a conquistare. Solo sconfitte davanti ai propri tifosi per i blucerchiati, spesso rimontati dopo essere passati in vantaggio: una storia vista più volte sul prato del Ferraris, diversa invece quella che oggi hanno raccontato i novanta minuti tra i ragazzi di Pirlo e il Cosenza di Caserta. Arrivato a Genova supportato dai 1200 tifosi a riempire il settore ospiti, forte delle vittorie consecutive con Pisa e Lecco, del sesto posto in classifica e dei quattordici punti in classifica alla vigilia della gara con la Samp.

 

borini-samp-screen.jpg

 

PRIMA DOPPIETTA E PRIMO GOL SU AZIONE: FABIO MIGLIOR MARCATORE E UOMO SIMBOLO DELLA SVOLTA SAMP

Ad accendere la festa dei tifosi della Sampdoria la prima doppietta in maglia blucerchiata di Fabio Borini: entrambi nel secondo tempo i gol a decidere il match, un rigore sotto alla Sud a sbloccare la gara, terzo penalty realizzato nelle prime nove giornate, e il primo gol su azione a blindare il risultato. Quarto gol in campionato per l’ex Karagumruk, da oggi miglior marcatore blucerchiato davanti a Pedrola. Borini immagine e simbolo di quella svolta più volte invocata da Andrea Pirlo, che a fine gara dalla pancia del Ferraris ha coccolato così in conferenza stampa il suo attaccante. “Fabio finalmente decisivo? L’abbiamo comprato per questo, lo aspettavamo. È da esempio anche in allenamento, è da traino per tutti. Si meritava questa giornata”. 

 

facundo-gonzalez-gpo-credit_-auf-uruguay.jpg
Credit: AUF Uruguay

 
TRA INFORTUNI, ATTESE E SCELTE OBBLIGATE: LINEA VERDE SAMP IN DIFESA

Giornata alla quale la Sampdoria arrivava in piena emergenza in difesa, a causa degli infortuni che hanno colpito il reparto arretrato nelle ultime settimane: out capitan Murru (fermatosi in settimana) e Stojanovic (infortunio in Nazionale, al suo posto il rientrante Depaoli), fuori il lungodegente Alex Ferrari alle prese dal recupero dall’infortunio (rottura del crociato), scelte obbligate in difesa per Andrea Pirlo, con soltanto due giocatori di ruolo a disposizione al centro della difesa a quattro. I giovani Facundo Gonzalez, arrivato in estate in prestito dalla Juventus, e Daniele Ghilardi, arrivato anche lui a  Genova nell’ultima sessione di mercato con la formula del prestito con obbligo di riscatto (in caso di promozione) dal Verona. Vent’anni a testa, nonostante la stazza – 189 centimetri l’azzurrino e 193 l’uruguaiano – per entrambi carta d’identità baby (classe 2003), impiegati in maniera diversa in questa prima parte di stagione. Ghilardi è arrivato alla gara infatti da terzo nella classifica degli Under 23 più utilizzati dopo Bianco (Reggiana) e Nasti (Bari), sempre in campo in questo campionato e dalla terza giornata sempre titolare. L’uruguaiano cresciuto nell’Espanyol e passato poi al Valencia, dal quale lo ha acquistato la Juventus, protagonista con l’Under 20 dell’Uruguay all’ultimo Mondiale di categoria vinto da titolare, ha avuto bisogno di un periodo di ambientamento in Italia: poco lo spazio a inizio stagione, ma dopo i pochi minuti con Parma e Catanzaro Pirlo lo ha lanciato dal 1′ ad Ascoli, confermandolo per la prima da titolare a Marassi. Vera e propria prova di maturità per i due classe 2003, prova superata contro Forte e compagni, cooperativa del gol usciti dal Ferraris senza reti.

 

estanis-pedrola-getty-sampdoria-gpo-min.jpg

 

RIENTRO, RISCATTO E NUOVO STOP: LA DOMENICA DI PEDROLA

Nella vittoria di Marassi anche il nome di Estanis Pedrola, talentino made in Spagna classe 2003 rientrato in campo dopo il turno di stop forzato a causa dell’infortunio (lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra) rimediato contro il Catanzaro. Una presenza quella dello spagnolo fondamentale per Andrea Pirlo, che ha nell’ex Barcellona uno dei suoi giocatori con più talento e imprevedibilità, ma anche per il futuro del numero 11 blucerchiato: con la decima presenza in maglia Samp (nove in campionato e una in Coppa Italia contro il SudTirol) è infatti scattato l’obbligo di riscatto per 3 milioni da parte della Sampdoria, importo che la società blucerchiata dovrà pagare al termine di questa stagione in caso di promozione in Serie A, oppure al termine della stagione 2024/2025. Sul giocatore – che ha dovuto lasciare il campo prima della fine del match per un riacutizzarsi del fastidio alla coscia infortunata – il Barcellona si è comunque mantenuta la possibilità di riportarlo in Spagna con un diritto di recompra fissato a 7 milioni per i prossimi due anni (entro giugno 2025, versando quindi 4 milioni alla Sampdoria), ed il 50% dell’incasso sulla futura cessione in caso di mancata recompra. Possibilità future, mentre il presente di Estanis – nota positiva del momento difficile della Samp – da oggi è a forti tinte blucerchiate.

 

sampdoria-mantovani-credit_-uc-sampdoria.jpg
Credit: UC Sampdoria

 

VITTORIA E UNA PATCH SPECIALE, NEL RICORDO DI PAOLO: L’OMAGGIO DELLA SAMPDORIA A MANTOVANI

Quelle tinte che hanno scandito inevitabilmente tutta l’avventura genovese di Paolo Mantovani, storico presidente della Sampdoria dello scudetto targata Vialli e Mancini, del quale il 14 ottobre scorso cadeva il trentennale della scomparsa. “Un presidente che ha fatto la storia della Samp, ci teniamo a vincere anche per lui” le parole di Pirlo alla vigilia, con i tifosi che hanno deciso di ricordarlo con cori, bandiere e una coreografia, tingendo l’intero stadio di blucerchiato. Per la squadra in campo invece, patch speciale con il volto di Mantovani sorridente sulla manica delle maglie utilizzate per la gara e la scritta ‘Paolo per sempre’ sul colletto: maglie che saranno ora messe all’asta online, col ricavato della vendita che sarà devoluto all’Istituto “Giannina Gaslini” di Genova nell’ambito dei progetti di responsabilità sociale di Samp for People.

 

pirlo-sampdoria-image-gpo.jpg

 

I PRANZI AL 3 CAMPANILI, LA RIFINITURA A MARASSI: TRA NUOVE ABITUDINI E CABALE, IL TABÙ SFATATO DI MARASSI

Storie nella storia, nella domenica pomeriggio di Marassi. Quella del ritorno alla vittoria al Ferraris della Sampdoria di Andrea Pirlo, della svolta a lungo invocata dall’allenatore blucerchiato per cambiare la storia del campionato della Samp, ora a sette punti in classifica. Dopo i quattro ko contro Pisa, Venezia, Cittadella e Catanzaro tabù Marassi sfatato. Primo passo verso la risalita, arrivata anche grazie a nuove abitudini e un po’ di cabala. Da un paio di settimane, infatti, i giocatori hanno iniziato a fare colazione e pranzare tutti assieme al bar “3 Campanili” di Bogliasco, a poche centinaia di mentri dal centro sportivo Gloriano Mugnaini. Un modo per unire anche fuori dal campo il gruppo, trovare nuove energie per invertire il senso di marcia. Da Bogliasco a Genova, altra novità pre Cosenza è stata la rifinitura della vigilia: a causa del manto erboso del Mugnaini non in perfette condizioni per il maltempo, la squadra ha effettuato l’ultimo allenamento in vista della gara al Ferraris. Era successo anche due giorni prima della gara vinta ai rigori col SudTirol in Coppa Italia ad agosto, coincidenze e ricorsi che hanno comunque avuto lo stesso epilogo. Vittoria e per la Samp primi tre punti della stagione davanti ai suoi tifosi. Tornati a festeggiare una vittoria nel loro stadio, testa già alla trasferta di sabato a Bolzano, per poi tornare a Marassi per la gara contro il Palermo.