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Samp, Giampaolo: “Sogno di allenare il Barcellona”

Nella lunga intervista rilasciata a La Stampa, Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria dal 2016, traccia il bilancio provvisorio della stagione in corso, con uno sguardo al futuro e all’Europa.

E’ giunto il momento di fare il salto di qualità per la squadra, la “più matura” della sua gestione, qualificandosi per una competizione europea. Ma per Giampaolo la strada per riuscirci è ancora lunga e in salita, con diverse avversarie da superare: "L’Atalanta ha la mentalità giusta, il Toro è costruito per questo obiettivo, la Fiorentina ha qualità". Lui non si spaventa e lavora dodici ore al giorno a Bogliasco per perseguire l’obiettivo, tanto che i magazzinieri gli hanno regalato un paio di chiavi: “Così la sera chiudo io”.

L’allenatore della Samp può contare su un attaccante straordinario per la volata finale in campionato: “Quagliarella sa cosa significa vincere, l’ha respirato in grandi club e lo mette al servizio della squadra”. E a proposito di grandi squadre, Giampaolo rivela anche il suo sogno nel cassetto, che tiene ben chiuso: “Il mio desiderio è quello di allenare il Barcellona, ma siccome ne ho viste di tutti i colori non vado più dietro a certe cose”.

L’ex allenatore di Empoli, Brescia e Catania tra le altre, torna anche sull’incidente che due settimane fa ha visto coinvolto l’attaccante Grègoire Defrel, che si è fatto ritirare la patente per guida in stato d’ebbrezza, svelando il suo discorso fatto al ragazzo i giorni seguenti: "Gli ho detto: la prossima volta chiamami che ti riporto a casa io se hai bevuto un bicchiere in più. A me potrebbe succedere la stessa cosa, Galeone diceva che se bevi e vinci sei un intenditore, se bevi e perdi sei un alcolizzato". 

Infine c’è spazio anche per una battuta sul presidente Ferrero: "È un presidente atipico, non gliene può fregare di meno di giocatori e aspetti tecnici. Sa di non saperne, tanti non sanno ma pensano di saperne e nascono i problemi. È uno che stempera». E se Europa arriverà, l’allenatore ha già in mente il regalo da chiedere al suo presidente: “Una barca, così ogni lunedì prendo e vado”.

L'intervista integrale sulle pagine de La Stampa.