Salernitana-Bari è anche Bollini vs Grosso: dalla Primavera ai big, sognando la A
Sulla carta
d’identità li separano 11 anni “a favore” del biancorosso, ma
nel loro curriculum di allenatore Salernitana-Bari, in
programma domani pomeriggio alle 15 allo stadio “Arechi” per la
tredicesima giornata del campionato di B, rappresenterà una delle
partite più importanti da vivere in panchina. Un po’ di
ragioni? Almeno 15mila spettatori previsti, il terzo posto in
coabitazione nel campionato di serie B e due piazze alle spalle che
spingono per ritrovare una massima serie che in Puglia manca da 8
anni e in Campania da addirittura 19. Sognare è lecito, ma per
Alberto Bollini e Fabio Grosso, allenatori di
Salernitana e Bari, quello di domani sarà un test di maturità,
nonché un revival. Già, perché i due si sono già affrontati da
avversari, rispettivamente alla guida delle formazioni Primavera di
Lazio e Juventus. Fino ad arrivare alla grande opportunità su una
prestigiosa panchina di B: occasione capitata nello scorso dicembre a
Bollini e in estate a Grosso.
Il risultato? Sin
qui li accomuna: 19 punti in classifica, anche se ottenuti attraverso
direttrici opposte. Domani saranno infatti di fronte la squadra che
pareggia di più (Salernitana, 7 volte in 12 partite) e quella che
meno di tutti, con l’Avellino conosce il segno “X” (appena una
volta, a Vercelli). La gavetta ha dettato percorsi differenti
per i due: dall’Isef a Verona e i primi calci del suo paese, Poggio
Rusco, nel mantovano, Bollini è passato per le giovanili Crevalcore,
Modena, Lazio, Sampdoria e Fiorentina, con parentesi tra i pro con
Igea Virtus e Valenzana tra il 2003 e il 2005, prima di approdare a
maturazione con il Lecce e oggi a Salerno. Un percorso lungo quasi 30
anni, a fronte delle tappe bruciate da Grosso: quattro anni in
panchina nella Primavera della Juventus, prima di volare in Puglia
per cercare la maturità.
Uno campione del
mondo, l’altro calciatore su scala amatoriale. La panchina, però,
è una ‘livella’, si sa. “Siamo appaiati in classifica, a
testimonianza del fatto che loro hanno una continuità maggiore
rispetto a noi. Sono convinto che abbiamo le qualità per fare un
percorso di un certo tipo. Proveremo a farlo in questa partita.
Bollini? Un bravo allenatore, che guida una squadra alla quale sta
riuscendo a dare identità, compattezza e risultati” sono state
le parole rilasciate in conferenza stampa dalla guida tecnica del
Bari alla vigilia della trasferta. Complimenti accolti e restituiti
dal collega sulle colonne del sito web ufficiale della Salernitana:
“Il Bari è una squadra molto forte che può permettersi delle
assenze perché sono ben coperti in tutti i reparti, hanno delle
abilità tecniche importanti e non mi faccio ingannare dai punti
fatti in casa e quelli fatti in trasferta. E’ una formazione che
vanta il secondo attacco del campionato, dovremo affrontarla agendo
da squadra e senza mollare mai come abbiamo dimostrato di saper fare
in tante occasioni”.
I padroni di casa arrivano all’incrocio incerottati (7 assenti),
soprattutto in difesa, mentre il Bari, al netto di Basha e D’Elia,
avrà a disposizione tutta la rosa. A introdurre la sfida bastano le
parole dell’allenatore granata: “Quella di domani sarà una
partita particolarmente sentita contro un avversario di spessore ed
entrambe le squadre che si trovano in una posizione invidiabile di
classifica”. Mai così in alto e a braccetto come negli ultimi
anni, Salernitana e Bari. Nemici mai, avversari…sempre. Un po’
come Bollini e Grosso.