Un altro Van Bommel per il PSV: da Mark a Ruben, questione di DNA “Boeren”

Dall’AZ al PSV di papà Mark: Ruben Van Bommel è pronto a prendersi il Philips Stadion.
“Papà, da grande voglio diventare calciatore proprio come te”. Detto fatto, perché Ruben Van Bommel è riuscito a coronare il suo sogno seguendo le orme di papà Mark. Ruoli diversi, ma rispetto reciproco, amore per il lavoro e la volontà di costruire una propria identità. Mark ha trasmesso a Ruben la mentalità vincente, la dedizione e la voglia di emergere. Lo ha supportato con consigli pratici, ma ha lasciato al figlio la libertà di crescere e anche di sbagliare. Sì, perché sbagliando s’impara. Se papà Mark è stato tra i migliori nel suo ruolo è stato grazie a una crescita costante che ha avuto luogo tra Barcellona, Milan e Olanda.
Ma cosa faceva Mark Van Bommel nel 2004, anno di nascita di Ruben? Si trovava nel pieno della sua carriera da calciatore, pilastro del centrocampo del PSV Eindhoven, di cui era anche il capitano. Allenato da un veterano del mestiere come Guus Hiddink, nel 2002-03 arrivò la vittoria dell’Eredivisie, ma allo stesso tempo anche l’amarezza della mancata convocazione in nazionale da parte di Dick Advocaat per Euro 2004.
Bella storia il papà, ma sapevate che Ruben Van Bommel è nipote di Bert Van Marwijk? Con Mark non sono soltanto suocero e genero, ma nel corso degli anni hanno costruito un rapporto professionale molto profondo. Van Marwijk, ex ct dell’Olanda vice campione del mondo nel 2010, lo ha chiamato più volte come suo assistente prima alla guida dell’Arabia Saudita e poi dell’Australia.
Van Marwijk, infatti, ha avuto un ruolo importante nel percorso di Ruben Van Bommel: ha osservato la sua crescita, era presente al debutto in prima squadra con l’AZ e l’ha aiutato a trovare la miglior squadra per lui a 9 anni quando viaggiava quotidianamente da Meerssen ad Eindhoven. Ruben ha seguito le orme di Bert trasferendosi all’AZ, stesso club del nonno negli anni ’70. Insomma un predestinato, con il calcio nel sangue.
Esplosività e intelligenza tattica: chi è Ruben Van Bommel
Ruben Van Bommel appartiene a quel tipo di calciatore moderno che ama partire largo a sinistra e rientrare verso il centro per calciare in porta. Un giocatore duttile che si adatta perfettamente ai compiti offensivi ma anche alla copertura della fascia. Esterno puro, ma all’occorrenza anche seconda punta o addirittura trequartista dietro le punte. Il PSV di Peter Bosz potrebbe esaltare le sue caratteristiche: l’allenatore olandese, infatti, predilige transizioni rapide e verticalità, e gli inserimenti negli spazi offrirebbe un’arma in più sui cross e sui tagli dei centrocampisti e della punta centrale.
Ruben Van Bommel può offrire al PSV Eindhoven di Peter Bosz diverse soluzioni offensive e tattiche molto interessanti, sia dal primo minuto che a partita in corso. Non solo dribbling, ma anche inserimenti negli spazi. In un 4-3-3 o 4-2-3-1, può diventare un “falso trequartista”, contribuendo ai gol come un attaccante aggiunto. Ampiezza e profondità sulla fascia sinistra, soluzioni dalla distanza, pressione alta e recupero immediato e capacità di entrare a gara in corso e “spaccare” le partite. Potrebbe essere un’arma in più che, se ben integrata nel sistema Bosz, può diventare decisiva.

La definitiva consacrazione con l’AZ Alkmaar
Ruben van Bommel si è trasferito all’AZ Alkmaar nell’estate del 2023 dopo una brillante stagione al MVV Maastricht. Ha esordito in Eredivisie segnando il suo primo gol contro il Go Ahead Eagles. Pochi giorni dopo il primo gol in Conference League contro il Santa Coloma. Tra i momenti più memorabili non può che non esserci il derby contro l’Ajax del 25 febbraio 2024, in cui ha realizzato una doppietta, grazie alla quale ha ricevuto anche il Johan Cruyff Talent of the Month, premio che celebra il miglior giovane del mese in Eredivisie.
La crescita di Van Bommel è sempre stata costante, in particolare nell’ultima stagione dove ha superato le 3,8 azioni offensive create ogni 90 minuti e ha mantenuto una media di quasi mezzo gol a partita. I suoi movimenti da ala pura, uniti a dribbling e cross, lo hanno reso un punto di riferimento per l’AZ. Grazie a questo percorso è arrivata l’opportunità PSV dove proverà ad emulare le gesta eroiche compiute da papà Mark.
A cura di Gerardo Guariglia