Rosario Central, Tévez: “Rimango, non scendo dalla nave. Ma il problema non sono io”
Le dichiarazioni dell’allenatore del Rosario Central, Carlos Tévez sul suo futuro
Dopo il pareggio contro il Platense e alcune dichiarazioni che avevano messo in dubbio la sua continuità sulla panchina del Rosario Central prima della fine della stagione, Carlos Tévez è tornato a parlare riguardo al suo futuro e sulla situazione del club.
“Dobbiamo capire il contesto, forse l’altro giorno mi sono espresso male, ma sono qui e rimarrò. Non scendo dalla nave. Ho intenzione di restare fino alla fine per i ragazzi, per l’impegno che ho preso con loro. Dobbiamo pensare al Central, allo stemma, non a me o a nessun allenatore. Il Central viene prima di me e anche prima della dirigenza. Il problema non è che le elezioni presidenziali siano il 18 dicembre, ma che non ho nessuno con cui parlare degli 11 contratti in scadenza o come costruire la nuova rosa, che dobbiamo vendere due o tre giocatori per comprare”, così Carlos Tévez in conferenza stampa, in vista della gara contro il Racing dell’ex compagno Fernando Gago.
Con il Rosario Central al 23esimo posto in classifica, L’Apache ha poi proseguito mettendo nel mirino la dirigenza: “Abbiamo una rosa di 32 giocatori, di cui 11 in scadenza di contratto. Ne restano 17 perché gli infortunati sono quattro e a questi aggiungo Blanco che è già stato ceduto all’Elche. Di quei 17, 8 hanno meno di 22 anni. Sarò sempre grato al club perché è stato il primo ad aprirmi le porte come allenatore, amo il Central, ma dico a tutti che devono riunirsi i dirigenti per parlare e allestire la rosa, dobbiamo costruire una squadra completa perché, sennò, l’anno prossimo lotteremo per la retrocessione”.
L’ex Juventus ha poi concluso: “A fine anno ci siederemo per analizzare tutto. Non si può mettere insieme una squadra da un giorno all’altro, è molto difficile così”. In quanto ai risultati, Tévez sin qui ha raccolto 21 punti in 18 partite, grazie alle 5 vittorie e ai 6 pareggi da quando siede sulla panchina de Las Canallas.