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Roma, Svilar: “Ranieri? Gli abbiamo chiesto di restare. De Rossi mi ha cambiato la vita”

Svilar, portiere della Roma (Imago)
Svilar, portiere della Roma (Imago)

Le parole del portiere giallorosso classe 1999 Mile Svilar, rilasciate in un’intervista al Corriere dello Sport. 

Uno dei protagonisti del nuovo corso della Roma, prima per punti nel 2025, è Mile Svilar.

Lanciato da De Rossi e coltivato da Ranieri, il portiere giallorosso è una delle certezze del presente e del futuro giallorosso. Svilar ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport toccando tanti tasti della sua esperienza nella capitale.

Sull’appuntamento contro la Juventus ha aperto dicendo: “E’ una partita importantissima. Sarà difficile da preparare, perché loro hanno cambiato da poco allenatore. E Tudor può aver dato la scossa, come sempre dopo le svolte tecniche. E’ successo anche a noi, no?”.

Sul tema legato al rinnovo commenta: “Non capisco la fretta, ho un contratto fino al 2027. Non c’è bisogno di fare casino. Sembra che questa vicenda importi più a voi che a me. I soldi contano ma il posto in cui stai bene e in cui vedi un progetto conta di più”.

Svilar: “Ranieri? Con lui sappiamo cosa dobbiamo fare”

Con Ranieri è cambiato il mondo: “Sì. Con lui abbiamo raggiunto un ottimo equilibrio nel lavoro quotidiano. Sappiamo cosa dobbiamo fare. Non ci sarebbe bisogno di cambiare ancora ma dobbiamo rispettare la sua scelta, è giusto che si goda la pensione…”.

Cosa non funzionava prima del suo arrivo? Svilar: “Semplicemente non riuscivamo ad esprimere le nostre qualità. Nel calcio a volte capita, eppure ci impegnavamo tanto”.

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Daniele De Rossi (Imago)

Svilar: “Daniele è stato l’allenatore più importante della mia vita”

Un rapporto speciale Svilar l’ha avuto con De Rossi: “Daniele è stato l’allenatore più importante della mia vita. Non dimenticherò ciò che ha fatto per me. Sin dalla prima settimana, quando mi comunicò che non avrei giocato ma che credeva in me. In sette anni nessuno mi aveva mai spiegato una decisione tecnica. Eh… Ma chissà, magari un giorno torneremo a lavorare insieme. Mi piacerebbe”.

Prima di lui, era stato allenato da Mourinho, con cui però non trovò spazio: “Lo avevo messo in preventivo. E non ho niente contro Mourinho che aveva le sue gerarchie e preferiva puntare su Rui Patricio, tra l’altro un ragazzo top che mi ha aiutato anche dopo”.