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Roma, Spalletti: “Dzeko? E’ stata una crescita generale della squadra. Il mio futuro? Se non si vince sarò il primo a prendermi delle responsabilità”

“Sono soddisfatto. Se si considera il fatto che se non avessimo vinto questa partita sarebbe stato molto più difficile preparare quella di martedì”. Ha pensato solo alla gara di stasera contro l’Empoli, Luciano Spalletti che con la sua Roma ha conquistato una vittoria che l’ha portato a quota 68 punti, a -5 dalla Juventus impegnata domani al San Paolo. L’allenatore giallorosso, ai microfoni di Sky ha analizzato così la gara: “Nel secondo tempo la squadra è stata più corta. Grenier e Totti hanno dato una mano. Abbiamo stanato il centrocampista della squadra avversaria. Abbiamo vinto meritatamente ma il primo tempo è stato sotto livello. Dzeko? Bisogna credere nelle proprie potenzialità, e che la squadra inizi a fare un gioco migliore di prima per metterlo a disposizione del numero di gol. La crescita è stata generale e lui è stato bravo a rendersi conto che le sue erano potenzialità importanti per un campionato come il nostro. Noi dobbiamo trovargli l’accesso per mettergli un po’ di pepe addosso. Nainggolan? Quando si pressa meno ci abbassiamo di più e soffriamo di più, quando gli altri palleggiano. Loro con questo rombo miravano a liberare sempre il trequartista. Radja è questo, è quello che ti dà una mano se lo metti più avanti anche per il tiro dal limite che ha. E’ un po’ ‘selvaggio’ per queste qualità e fa cominciare peggio l’azione agli avversari. Quando lo abbassi, davanti alla difesa, riesce comunque a pulire delle situazioni importanti. Ma se la squadra avversaria lo imbastisce per bene lo può trarre in inganno”.

Spazio poi a qualche dichiarazione sul suo futuro: “Bisogna motivare e tirare le conclusioni. Che si fa? Adesso si fa un bilancio e si parla del contratto dell’anno prossimo per stare comodi? Questo è il modo di ragionare che creerebbe disturbo alla squadra. Io gli ho detto che sono una squadra forte e che deve ambire a vincere. Noi possiamo vincere e bisogna ambire a questo. Ora ho la partita fondamentale per questa stagione e io tento di essere coerente, in base a quello che ho sempre detto alla mia squadra. Io ho detto alla squadra che deve vincere e se non vince io sono il primo a prendermi delle responsabilità e dire che se li ho allenati sotto livello è giusto che faccia posto a qualcuno che può sfruttare al meglio le loro capacità”.