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Roma, Pellegrini: “Non ci aspettavamo l’esonero di De Rossi”

Le dichiarazioni di Lorenzo Pellegrini in un’intervista a Sky Sport

Il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Giovedì 3 ottobre resta fissata l’importante sfida di Europa League contro gli svedesi dell’Elfsborg, e Pellegrini ha lasciato delle dichiarazioni in vista del match. Dall’esonero di De Rossi, alla responsabilità di essere il capitano della squadra.

 

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Roma, Pellegrini: “Non ci aspettavamo l’esonero di De Rossi”

Il capitano giallorosso ha voluto iniziare parlando proprio del recente esonero dell’ex allenatore:Prima di tutto partirei ringraziando Daniele De Rossi per tutto quello che ci ha trasmesso. È stato difficile, la squadra sentiva che ci dava tanto sul campo e a livello umano. Continuo a dire che lui insieme al suo staff eccezionale raggiungerà ogni obiettivo. Non ce lo aspettavamo, non sentivamo il bisogno di cambiare. Nonostante i risultati negativi c’era serenità nello spogliatoio, sarebbero arrivate partite migliori. Ma il gruppo ha reagito bene, c’è da andare avanti”. 

 

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Credits: Domenico Bari 

Pellegrini ha continuato parlando dell’approccio avuto da Juric nei confronti della squadra: “Lo stemma sul petto è più importante di qualsiasi cosa e Juric sotto questo aspetto è stato eccezionale. Ha capito perfettamente il momento di tristezza del gruppo dovuto a un cambio non voluto da noi. Lavoriamo forte e siamo con Juric, cerchiamo di prendere tutto quello che ci vuole dare per mettere in pratica il suo gioco. Lavoriamo forte e siamo con Juric, cerchiamo di prendere tutto quello che ci vuole dare per mettere in pratica il suo gioco”. 

 

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Infine, Pellegrini ha chiuso la sua intervista parlando del ruolo che lui stesso ricopre di capitano della Roma, ripercorrendo anche i recenti fischi allo stadio dei tifosi giallorossi: Fischi? Questo non so spiegarlo. So la responsabilità che significa essere il capitano dopo Totti e De Rossi. È una fascia che porta dietro una città. Mi sono sempre preso questa responsabilità, per me è sempre un onore e un onere. Quando le cose non vanno bene mi sono sempre assunto le responsabilità. Non mi piace fare le pagliacciate e mai le farò, sono sempre stato il primo a metterci la faccia e a essere presente. Per un giocatore è normale essere criticato se le prestazioni non sono all’altezza delle aspettative. Quello che non è certo è vedere il mio nome accostato a fatti che non farei mai sia da giocatore sia da uomo“.