Roma, Monchi: “Con Di Francesco e Totti mi trovo benissimo. Alisson e Florenzi? Sono nella mia testa per la Roma del futuro, ma dipende anche da loro”
“Quella con il Barcellona è una bella sfida utile soprattutto per capire se siamo sulla strada giusta nel percorso di crescita che abbiamo in mente per questa squadra. E’ bello andare al Camp Nou e avere di fronte calciatori di livello mondiale. Arrivare ai quarti di Champions e affrontare una squadra così importante come il Barcellona è motivo di grossa soddisfazione”. Non si nasconde il ds della Roma, Monchi, il progetto è crescere e migliorarsi costantemente cercando di arrivare sempre più lontano in Europa e in Italia e la sfida contro il Barcellona è un banco di prova molto importante per capire a che punto è questo percorso. Ai microfoni di Sky Sport 24 ha parlato di questa sfida, ma non solo: il suo rapporto con il simbolo della Roma, Francesco Totti, e l’allenatore Di Francesco che alla prima stagione sulla panchina della Roma sta facendo benissimo: “Con Eusebio mi trovo benissimo perché è una persona preparata ed equilibrata ed è importante questo aspetto anche per me che sono il direttore sportivo. Parliamo la stessa lingua che è quella del lavoro, lui è un grande lavoratore e questo per me è il primo valore che deve avere un professionista. Totti? è stato un supporto molto importante perché la squadra ha avuto momenti difficili durante la stagione. Abbiamo lavorato sempre insieme e avere avuto la conoscenza della Roma che ha lui per me è stato importante“.
Spazio anche a qualche domanda sul mercato con le situazioni di Alisson e Florenzi che potrebbero vivere il loro futuro lontano da Roma: “Sono nella mia testa per la Roma del futuro, ma dobbiamo capire anche cosa pensano loro, io ho sempre parlato con Alessandro, ama la Roma, vuole restare qui, poi dobbiamo trovare un accordo per andare avanti insieme. Calciomercato chiuso il 18 agosto? Io sono un gran sostenitore della riduzione della finestra temporale del mercato perché credo che sia meglio per tutti che il mercato sia chiuso una volta che il campionato è iniziato. Sono felice di questa nuova disposizione”.
“Differenze tra la Liga e la Serie A? Sono due campionati molto simili, penso che il problema più grande qui in Italia credo sia la mancanza delle seconde squadre, fondamentalmente per il percorso dei ragazzi del settore giovanile perché manca l’ultimo step, però qui c’è il VAR in Spagna non c’è, e io sono un estimatore del VAR, è molto importante.E’ una cosa positiva. In generale trovo che ci siano più similitudini che differenze. Pallotta? Con il presidente abbiamo un rapporto diretto tutti i giorni ed è normale che sia così. Anche se è a Boston lui vuole sapere tutto”.