Il rosanero esalta Dybala e Belotti. Passato e mercato: la vittoria del nuovo attacco
Come nel 2014 e nel 2015, entrambi in gol nella stessa partita con la stessa maglia… rosanero. Allora Palermo, oggi Roma
Da un lato Dybala, quell’attaccante che i tifosi chiedevano in rima a Dan Friedkin il 26 maggio. All’indomani della vittoria della Conference League, sotto il pullman scoperto da dove il presidente con gli occhiali da sole salutava, sorrideva e annuiva. Dall’altro Belotti. Lo svincolato, la trattativa a fuoco lento, l’attesa del giocatore che voleva dire sì soltanto alla squadra che lo avrebbe stimolato di più. Paulo e Andrea. Il primo è già a cinque gol in totale in stagione e quello contro l’Helsinki – realizzato appena dopo 69 secondi dal suo ingresso in campo – è diventata la marcatura più rapida messa a segno da un giocatore della Roma dubentrato a gara in corso in Europa League. Il secondo ha trovato la prima rete in giallorosso contro l’Helsinki, 137 giorni dopo l’ultima realizzata.
La settima della sua carriera in Europa League. Marcatori del mercato, dopo le prime due giornate di campionato decise da chi era già alla Roma (Cristante e Smalling) e dopo il pareggio dello Stadium contro la Juventus firmato Abraham. Dybala si era sbloccato alla quarta giornata di campionato, contro il Monza, con una doppietta. Belotti ha aspettato il primo giovedì europeo all’Olimpico (con oltre 61mila spettatori) e di avere come bersaglio la porta sotto la curva sud. “Un’emozione bellissima” ha detto a fine partita ai microfoni di SkySport.
Da Palermo a Roma, quel filo rosanero…
Paulo e Andrea in gol insieme e soprattutto con la stessa maglia. La terza della Roma che ha debuttato proprio contro l’Helsinki. Rosa e nera come quel duo cromatico che li ha uniti anni fa in Sicilia.
A segno entrambi nella stessa partita, condividendo squadra e tabellino dei marcatori come in quel Pescara-Palermo del marzo 2014 (in B) e in un Palermo-Verona del febbraio 2015 (in Serie A). Ora la Roma e la seconda giornata della fase a gironi di Europa League giocata con questa terza maglia che ricorda quel passato vissuto insieme. Otto anni fa e poche settimane fa, quando ancora non erano diventati ufficiali i due trasferimenti ma entrambi avevano nel destino la Roma. ‘U picciriddu’ che è diventato ‘Joya’ e il Gallo che aspettava soltanto di tornare a segnare.