Questo sito contribuisce all'audience di

Fonseca: “Sarà la Roma di tutti. Dzeko? Voglio solo giocatori motivati”

Il nuovo allenatore della Roma Paulo Fonseca si presenta davanti ai microfoni nella sua prima conferenza stampa da allenatore giallorosso nel centro sportivo di Trigoria

Si presenta per la prima volta ai tifosi giallorossi Paulo Fonseca, nella sua conferenza di presentazione. Domani avrà inizio il ritiro estivo che si svolgerà all'interno di Trigoria, oggi invece spazio alle parole. Completo in giacca e cravatta nonostante il caldo torrido di Roma, perché anche l'immagine vuole la sua parte, ha risposto con precisione alle domande. In portoghese, in attesa di essere più sicuro con la lingua italiana.

Le prime parole però sono state in italiano: "Sono molto felice per essere qui e lavorare in questa città meravigliosa. Sto studiando per parlare con voi in italiano". "Per prima cosa non è la mia Roma ma la Roma di tutti, sono molto motivato. Congiuntamente con Petrachi e lo staff tecnico voglio costruire una squadra che renda orgogliosi i tifosi".

Sul nuovo acquisto Pau Lopez: “Con Petrachi lavoriamo congiuntamente per creare una squadra forte. Stiamo studiando queste questioni e ponderiamo le scelte. Cerchiamo i giocatori in grado di migliorare questa squadra. Ora è importante dire che insieme stiamo ponderando le scelte per migliorare la squadra”. 

“Sono in piena e totale sintonia con Gianluca, ma non voglio parlare di giocatori che non sono presenti come Higuain”.

Il nostro presidente non ha fissato obiettivi concreti, ma io voglio entrare in Champions League. Un altro obiettivo è quello di costruire una squadra coraggiosa. Non voglio fare promesse, ma io prometto che anche quando non vinceremo renderemo orgogliosi i nostri tifosi. Non sono una persona a cui piace fare promesse. Ho due anni di contratto. Sono convinto che potremo vincere con questa squadra una delle competizioni a cui parteciperemo”.

 

Su Dzeko e Zaniolo: “Nicolò è un giocatore con molto talento, nel quale noi crediamo. Per me quello che conta è il presente e il futuro e tutti i giocatori che compongono la squadra devono dimostrare quotidianamente di poter stare in questa squadra. Ho un’ambizione enorme, il presente e il futuro di questa squadra si costruirà con le ambizioni dei giocatori che dovranno sacrificarsi per la squadra. Per quanto riguarda Dzeko non ho ancora parlato con il giocatore, so che ci ha parlato Petrachi. Voglio che restino qui i giocatori dediti alla causa".

Ci sono dei giocatori che rappresentano delle certezze. Questo è il mio primo giorno, domani inizieremo a lavorare. Mi aspetto che ci vorrà un po’ di tempo per assimilare le mie indicazioni. Sono convinto che con i giocatori attuali e quelli che verranno si costruirà una squadra competitiva”.

Conosco Pellegrini e Florenzi, li ho visti molte volte. Li voglio conoscere come uomini, perché è un aspetto importante. Questo discorso vale per tutti. Il carattere è fondamentale nel calcio. Per quanto riguarda il ruolo, servirà del tempo nel quale potrò capire la posizione ideale per loro”.

Ho una forte convinzione che possiamo insieme elevare la Roma ad un livello successivo. So che la Serie A è un campionato difficile e questo è un motivo di orgoglio per me, ho la forte convinzione che possiamo costruire qualcosa di speciale. Non faccio le mie scelte su un criterio economico, quando ho parlato con Gianluca non ho esitato in alcun momento”.

Il sistema di gioco non è importante, sono importanti le dinamiche della squadra. La squadra non ha uno schema fisso perché è dinamica. Ovviamente i principi dell’allenatore sono fondamentali. Poi bisogna fare i conti con i giocatori di ogni squadra, io penso che i giocatori della Roma facciano il caso delle mie idee. Dal punto di vista difensivo, negli ultimi 12 anni ha vinto la squadra che ha subito meno gol. La migliore forma di difendere è tenere palla. Voglio una squadra intensa in tutti i momenti di gioco, garantendo sempre la stabilità difensiva. È importante difendere lontano dalla porta. Il gioco è diventato più strategico, questo richiederà uno studio approfondito. In Italia le squadre giocano in maniere differenti. Se mi chiedete se la mia squadra giocherà sempre allo stesso modo, io rispondo che la mia squadra giocherà in maniera strategica per vincere”.

Florenzi era il capitano della squadra, è una questione che analizzeremo in futuro. Ma essendo tra i capitani può continuare ad esserlo. Cosa ho di diverso rispetto ai predecessori? A parlare saranno i risultati, l'allenatore è i risultati e spero che mi conoscerete per questi”.

"Perotti e Pastore sono ovviamente giocatori che già conosco, con grande qualità e sui quali farò affidamento. Anche con loro bisognerà lavorare giorno per giorno". 

Ultima domanda sul suo attaccante ideale: "Il giocatore ideale è quello che fa gol. Con Petrachi lavoreremo congiuntamente. Esiste il momento nel quale io propongo dei giocatori a lui oppure lui li propone a me e congiuntamente prenderemo le decisioni per migliorare la squadra".