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Dopo Messi e Ronaldo, Rodri segna l’inizio di una nuova era: il primo spagnolo dal lontano 1960

Rodri è il vincitore del Pallone d’Oro 2024: battuta la concorrenza di Vinícius Júnior del Real Madrid

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Da Luis Suárez nel 1960 a Rodri: il premio torna in Spagna 64 anni dopo 

Nel 1960, il centrocampista Luis Suárez e, nel 2024, il centrocampista Rodri sembrano scrivere un capitolo di una storia che si è chiusa oggi. La Spagna ha sempre avuto una tradizione calcistica ricca di grandi mediani e registi, e adesso questa tradizione ha ricevuto una definitiva consacrazione con la vittoria del ragazzo di Madrid. Il giocatore del Manchester City ha raggiunto uno status tale da fare la differenza sia con il suo club che con la nazionale, dove è stato premiato come miglior giocatore di Euro 2024. L’ultimo non attaccante ad avvicinarsi al prestigioso titolo assegnato questa sera da ‘France Football’ era stato Van Dijk nel 2019. Pertanto, quanto accaduto oggi, non solo potrebbe influenzare i riconoscimenti individuali futuri, ma potrebbe anche rivoluzionare il dibattito sull’importanza dei ruoli difensivi nel calcio attuale. Negli ultimi anni, dopo le impressionanti stagioni di calciatori come Iniesta, Buffon, Xavi e Sneijder, molti si sono chiesti cosa potessero fare per ottenere il Pallone d’Oro. Adesso è arrivata la risposta. 

 

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I nuovi volti del calcio europeo 

È la prima volta dal 2003 che Messi e Ronaldo non sono inclusi tra i 30 candidati finali per il Pallone d’Oro, ponendo fine a un’epoca calcistica senza precedenti. Questo evento, oltre a segnare la fine simbolica di un’era gloriosa, apre interrogativi sugli aspiranti successori che si prenderanno il palcoscenico. Fortunatamente, i nomi non mancano. Tuttavia, sembra che i prossimi anni calcistici saranno caratterizzati da volti diversi che si daranno battaglia ogni anno. Giocatori già affermati e all’apice del calcio mondiale, come Mbappé e Haaland, dovranno confrontarsi con Rodri, fresco vincitore del Pallone d’Oro, ma anche con Vinícius Júnior, Jude Bellingham e i giovanissimi Endrick e Lamine Yamal. Dopo 20 anni di dominio indiscusso da parte di soli due nomi, potremmo tornare a un’era in cui i riconoscimenti personali saranno diversificati tra una lista più ampia di talenti. Un po’ come negli anni ’90 e 2000, quando a contendersi i premi individuali c’erano calciatori come Zidane, Ronaldinho, Shevchenko e Figo, tutti vincitori di un solo Pallone d’Oro.