Ribery: “Mou mi voleva il Real. Vlahovic è come Lewandowski”
Ribery racconta la scelta di Salerno, la prossima partita contro la squadra di Mourinho e paragona Vlahovic a Lewandowski
L’espertissimo Franck Ribery, a inizio anno, ha accettato l’offerta della Salernitana. Scelta particolare, agli occhi di molti, tantissimi, non per il suo cuore. Il fattore chiave grazie a cui ha scelto Salerno è stata: “La passione, per l’amore per questo sport – ha confidato in un’intervista a Tuttosport. È la mia vita. E io, ancora oggi, sono felice al campo, mi sento bene con il mio corpo, con i compagni e so che posso trasmettere esperienza ai ragazzi più giovani”.
Questi “fattori chiave” gli consentono di credere ancora in una difficile, se non impossibile, salvezza con la Salernitana: servono 9 punti per raggiungere il Cagliari fuori dalla zona rossa, a disposizione ce ne sono 27. “Io ci credo, sono ottimista di natura. Abbiamo bisogno di una vittoria e di un po’ di fortuna, che ultimamente è mancata. Ma stiamo lavorando bene come gruppo, tutti assieme”.
La prossima è Roma-Salernitana
La trentesima sfida di questo campionato di A sarà molto difficile per la squadra granata, all’Olimpico contro la Roma di Mourinho. “Sarà dura, ma dobbiamo fare punti. Bello rivedere Mou. Non è mai stato il mio allenatore, però abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto“.
Poi Ribery ha svelato il retroscena di mercato: “Quando Mourinho allenava il Real Madrid, mi voleva con lui in Spagna. Ma il Bayern non mi lasciò partire. In quegli anni mi cercò anche il Barcellona, e poi la Juventus. Ma non ho rimpianti“.
Ribery elegge Vlahovic: “Può raggiungere Lewa”
Nella sua carriera, Ribery ha avuto modo di affiancare alcuni grandi attaccanti, come l’esperto Lewandowski e il più giovane e promettentissimo Vlahovic: “La forza e la mentalità sono le sue grandi doti. Vlahovic, come tutti i campioni, è un lavoratore. E soprattutto non ci sta mai a perdere e si arrabbia anche in allenamento se non vince. A me succede tuttora di infuriarmi se perdo la partitina. Non è un dettaglio, è lo spirito dei vincenti“.
È scattato ovviamente il possibile paragone tra i due e, in conclusione, secondo Ribery, Vlahovic può arrivare al livello di Lewandowski. “A patto che continui a lavorare così, focalizzato ogni giorno sul volersi migliorare”, conclude.
L’INTERVISTA COMPLETA SULLE PAGINE DI TUTTOSPORT