Gattuso: “Ci giocavamo metà qualificazione. Noi da scudetto? Forse”
Gattuso sorride, perché sa di aver fatto una piccola impresa, considerando che il suo Napoli ha espugnato il campo della Real Sociedad capolista in Liga: "Ci giocavamo il 50% della qualificazione, perdendo con l'AZ all'esordio ci eravamo complicati la vita", ha ammesso l'allenatore azzurro ai microfoni di Sky Sport nel post match – non era facile venire qui contro questa squadra in salute. Di solito in campionato non pressano così alti, oggi non ci hanno fatto giocare. A livello tattico i ragazzi mi sono piaciuti tantissimo, come qualità invece potevamo fare meglio".
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"Insigne dice di essersi fermato in tempo"
Il Napoli ne ha cambiati sette rispetto all'ultima partita vinta contro il Benevento: "Dopo 25' abbiamo cambiato anche atteggiamento, non siamo andati più a prenderli alti, dato che così facendo avevamo rischiato due o tre volte, ma li abbiamo aspettati, prendendo poche imbucate". Chiosa anche su Insigne, uscito dopo 21' per un problema muscolare: "Mi ha detto che questa volta si è fermato in tempo, vedremo dagli esami di domani".
"Noi da scudetto? Forse"
Secondi in classifica in campionato, la prestigiosa vittoria in Spagna a condire il tutto: "Noi da scudetto? Sinceramente non lo so, forse lo siamo – le parole di Gattuso – so che la squadra lavora con grande serietà e che è molto forte. I ragazzi mi danno tanta sicurezza, ma mi piacerebbe per la qualità che abbiamo venire in questi stadi e giocarla in maniera diversa. Anche cambiandone 5 o 6, la mentalità deve rimanere la stessa. Per noi resta importante arrivare in Champions, poi vediamo.Viviamo tutti sensazioni strane. Quando la mattina ti svegli, ti devi fare il segno della croce per perdere meno giocatori possibili".
Infine su Lozano, che si è sacrificato nel finale anche in difesa: "Aveva un problema. Me lo ricordo al Psv, la società non è pazza a spendere 50 milioni per un giocatore che non dà garanzie. Doveva solo allenarsi al 100%, dato che non aveva la giusta forza nelle gambe, cadendo a terra dopo un tiro o non riuscendo a recuperare dopo una palla persa. Il merito è suo, non mio".