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Perchè 90 minuti al Bernabéu possono essere infiniti: dall’Inter al City, una storia di rimonte

Vinicius (CREDITS: Martin Cocciolo)
Vinicius (CREDITS: Martin Cocciolo)

Il Real Madrid contro l’Arsenal per sognare un’altra notte di rimonta. E non c’è palcoscenico migliore del Bernabéu per farlo

A volte, molte volte, al Bernabéu succedono delle cose“, parola di Carlo Ancelotti. Dopo il netto 3-0 inflitto dall’Arsenal nell’andata dei quarti di finale di Champions League, le speranze del Madrid si aggrappano alla mistica dello stadio dove tutto è davvero possibile. Un teatro dove i colpi di scena sono praticamente all’ordine del giorno, e spesso quello in grado di far calare il sipario ha visto protagonista quella Camiseta Blanca.

Una storia che ha radici già dal passato, autentica leggenda che si estende in tutte le competizioni europee, a partire dalla Coppa UEFA. Indimenticabile la rimonta ai danni del Borussia Mönchengladbach nel 1986, quando gli spagnoli rimontarono la sconfitta per 5-1 dell’andata, vincendo per 4-0 e staccando un pass per i quarti di finale. Ma non è tutto.

I tifosi dell’Inter ricorderanno la rimonta nelle semifinali della stessa edizione della Coppa UEFA. I nerazzurri vinsero per 2-0 a San Siro, venendo ribaltati dalle parti di Chamartín nella partita di ritorno, con l’incubo Santillana a prendersi la scena nel 5-1 finale. Una doppia sfida passata alla storia per le parole di Juanito, che quasi come una premonizione mise in guardia l’allora squadra di Mario Corso: “90 minuti al Bernabéu sono molto lunghi“. Parole rimaste impresse nella storia del Real Madrid, uno slogan che ancora oggi i tanti tifosi ventilano per far paura all’Arsenal.

Un ricordo a cui il popolo madridista vuole aggrapparsi per la remuntada. D’altra parte se c’è un posto dove l’impossibile può accadere, quello è proprio il Bernabéu.

Dalla tripletta di CR7 a quella di Benzema

Tornando a parlare di Champions League, sicuramente indimenticabile la rimonta ai danni del Wolfsburg nell’edizione 2015-16, quella che si chiuse con la coppa alzata sotto il cielo di Milano. Punto di svolta per quella vittoria fu senza dubbio il passaggio del turno nei quarti di finale, quando un’incredibile tripletta di Cristiano Ronaldo vanificò il 2-0 della Volkswagen Arena.

Un’impresa replicata da Karim Benzema quasi 6 anni più tardi. Il classe ’87 realizzò una clamorosa tripletta per eliminare il PSG, dopo la sconfitta del Parco dei Principi e l’iniziale vantaggio dei francesi. A masticare amaro alla fine fu Mbappè. Proprio lui che ora prova a indossare il mantello da eroe, magari ispirandosi a due giganti della storia del Real Madrid.

Real Madrid, Kylian Mbappé (Imago) interna
Real Madrid, Kylian Mbappé (Imago)

Rodrygo e Joselu, eroi del recupero

Nel teatro dove tutto è possibile i palcoscenici possono arrivare anche nei minuti finali. Per informazioni chiedere a Manchester City e Bayern Monaco. La rimonta epica della squadra di Ancelotti ai danni di quella di Guardiola nel maggio del 2022, con la doppietta di Rodrygo nel giro di un minuto tra il 90′ e il 91′ nella semifinale di ritorno di Champions League.

Lo stesso scenario in cui Joselu ha rimontato il Bayern Monaco nella scorsa stagione, impiegandoci due minuti in più rispetto al brasiliano. Ora il Real sogna di allungare ancora una volta la lista delle rimonte centrate al Bernabéu, il teatro dove anche l’impossibile diventa possibile.

A cura di Lorenzo Renna