Vinicius domina il Barça nella casa di CR7: il Real vince la Supercoppa
Tre gol per Vinícius, uno per Rodrygo. I brasiliani dominano un Clàsico a senso unico: Ancelotti vince il 27esimo trofeo della sua carriera
Prima di questa partita non aveva mai segnato contro il Barcellona. Nel giorno del suo quindicesimo Clàsico, Vinicius Jr ne fa tre in soli 40′. L’attaccante brasiliano batte da solo i blaugrana travestendosi da CR7 (con esultanza del “sium” compresa) nella casa di CR7.
Rodrygo mette il punto esclamativo nella notte di Riad. Ancelotti come Zidane: sale a quota undici il numero di trofei vinti sulla panchina del Real Madrid. Xavi e il Barça perdono partita e nervi dando l’impressione di non essere mai scesi in campo.
I brasiliani regalano l’undicesimo trofeo ad Ancellotti sulla panchina del Real
Vinishow. A Riad una sola squadra in campo: all’attaccante brasiliano bastano 40′ per mettere piedi e mani sulla coppa. Il primo nel 21° secolo a segnare una tripletta nel Clàsico nei primi 39 minuti. Tre gol e urlo del sium nello stadio di CR7 e del suo Al-Nassr; poi uno sguardo in telecamera e il bacio dello stemma del Real. Nella ripresa, Rodrygo la chiude. Tiki-taka e colpi di tacco seguiti dalla ola del pubblico: il Real vince, si diverte e fa divertire. E Ancelotti può esultare alzando al cielo l’undicesimo trofeo sulla panchina dei blancos, il ventisettesimo della carriera.
È stata anche la notte di Jude Bellingham. Il centrocampista inglese vince il suo primo trofeo in maglia blanca. Il suo nome non compare tra i marcatori ma il passaggio per il primo gol di Vinicius Jr entrerà sicuramente negli highlights nel match. Hey Jude inventa, Vini e il Real ringraziano.
Un Barcellona irriconoscibile perde partita e nervi
Quello visto al King Saud University Stadium non può e non deve essere il vero Barcellona, o almeno questo è ciò che spera Xavi. Dopo soli tre giorni dal successo in semifinale contro l’Osasuna, Lewandowski e compagni perdono le certezze acquisite nella partita più importante. L’attaccante polacco è l’unico che ci prova realmente: con un grande gol al volo da fuori area cerca di dare una scossa ai suoi, ma non basta. L’espulsione di Araújo nel secondo tempo è la fotografia e l’emblema di una serata nera e che, purtroppo, entrerà negativamente nella storia del Clàsico.
Siamo solo a gennaio ma una cosa è certa: il Real Madrid è una macchina da gol – 9 tra semifinale e finale – e il Barcellona deve rialzarsi, a partire dagli ottavi di finale di Coppa del Re (contro l’Unionistas) per evitare di perdersi, soprattutto mentalmente. E intanto, i blancos vincono il secondo Clàsico di questa stagione.