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Raiola sul futuro di Donnarumma: “Rinnovo? La domanda più importante è: ‘Che Milan sarà?’. Questo nessuno ancora lo sa dire”

All’uscita dal Pulley, locale milanese dove Gianluigi Donnarumma ha festeggiato i 18 anni, Mino Raiola ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti. Argomento principale è stato il futuro del numero uno rossonero: “Compleanno più bello per Gigio? Chi sono io per contraddire Galliani? Credo che lui abbia parlato col cuore. Sicuramente questo ragazzo ha dei valori importanti dal punto di vista umano. Se mi aspettassi questa crescita? Diciamo che in Italia è difficile che un ragazzo possa esordire alla sua età. So molte cose, ma prevedere il futuro è difficile. Non si sa. Abbiamo fatto il patto di lasciarlo in pace, anzi, di non parlarne proprio, metteremo questa regola. Rimanere al Milan? Non ho sentito nessuno del nuovo Milan, per me il Milan è rappresentato da Galliani quindi non ho nessun elemento per parlare del nuovo Milan. Voglia di rimanere? Il ragazzo fa il suo e io faccio il mio, questi sono i patti chiari, quindi io devo vedere il suo futuro e le sue possibilità, poi la scelta la fanno i giocatori stessi. Credo sia doveroso vedere da parte mia prima che Milan sarà. È la domanda più importante che voi non vi fate, vi state concentrando tutti sul rinnovo e non su che Milan sarà. Nessuno ve lo saprà dire, io tanto meno, nemmeno il Milan stesso, se esce. Fino a che non vedo la nuova proprietà e comincio a parlare con loro non mi posso fare un’idea chiara. Merita un grande Milan? No, una grande squadra. Io non sono sposato con nessuno, il mio lavoro non è essere tifoso di una squadra, lo sono stato tempo fa perché la mia famiglia è di Napoli e mi obbligava, poi ho conosciuto Ferlaino e mi son tolto il vizio”.

Chiusura su un altro suo assistito, Ibrahimovic, oggi autore di una doppietta che ha permesso di vincere a Mourinho e allo United la EFL Cup. E Raiola era proprio a Wembley per lo svedese: “Non mi sorprende continui a vincere, non è una grande sorpresa. Lo è per chi sta fuori dal mondo del calcio, so come è fatto e cosa fa per vincere. Tornare in Italia da calciatore? Non esiste. Può darsi torni in Italia un giorno ma non come calciatore, non per il momento”.