Questo sito contribuisce all'audience di

Le auto di Sebastiani in fiamme, l’indignazione del mondo del calcio. Presidente, non molli

Nel pomeriggio era comunque lì, dai suoi ragazzi che si allenavano, a fare il presidente. Scosso, deluso, amareggiato ma combattivo. Non è stato un martedì da ricordare per Daniele Sebastiani. Bruciati in una notte quegli stessi ricordi di festa ed entusiasmo cancellati in pochi mesi dopo l’ultima promozione in A. È mai possibile? Sì, storia di un atto assurdo, avvenuto esattamente in Viale della Riviera a Pescara, dove sono state incendiate una Smart e un Suv nel cortile dell’abitazione del Presidente. Tutto vero, purtroppo. A dare l’allarme è stato proprio lui, Sebastiani svegliato dal fumo che intorno alle 3.30 aveva raggiunto i piani superiori.

Per gli inquirenti non ci sono dubbi, la natura dell’azione è stata dolosa. Le indagini, iniziate all’alba, da parte di Digos e Squadra Mobile vanno avanti esaminando anche i filmati delle telecamere di sicurezza del cortile per risalire ai responsabili. Speriamo individuabili in tempi brevi. Quanto accaduto è grave, violento e ha scosso tutti: il mondo dello sport, l’intera la città, tanti i messaggi di vicinanza e solidarietà alla famiglia Sebastiani. Anche Allegri, che conosce bene Pescara per averci giocato a lungo, ha reagito con parole forti, “perchè sono cose che in generale nella vita, ma nel calcio in particolare non dovrebbero succedere…Io sono molto legato a Pescara e mi dispiace che siano successe queste cose, perchè passa male la città, invece la città non è assolutamente questa; e poi perchè il Pescara è in fondo alla classifica e lo vorrei vedere in un’altra situazione di classifica”! E Oddo? Ha risposto sui social, poche righe piene di rabbia :“Quando i limiti dello sport vengono superati, e sfocia nella tristezza più assoluta”. Anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini e l’Amministrazione comunale hanno manifestato piena solidarietà al Presidente e al Pescara, che così si è espresso ai microfoni di Skysport24 in un’intervista esclusiva: “Sono un combattente, non mi sono mai esaltato e non mi abbatto nelle problematiche che ci sono! Quanto successo non ha nulla a che vedere col calcio: sono preoccupato per Pescara, i tifosi dovrebbero fare altro , non incendiare le macchine. Mi dispiace per la figura che Pescara fa a livello nazionale e internazionale dopo aver lavorato tanti anni per ricostruire una dignità sportiva, persa col fallimento negli anni precedenti. Pescara è nel mio cuore ed è questo che mi dispiace di più !”. Come a noi dispiace vedere che ancora oggi possano accadere episodi del genere, causati da un ultimo posto in classifica. Non molli davvero, Presidente, non la dia vinta a chi pensa di vincere così.

di Grazia Di Dio