Serie A: quanto guadagnano le retrocesse?
Sessanta milioni di euro serviti su un piatto d'argento. Tre squadre pronte a mangiarci, ognuna nel rispetto di quanto gli è dovuto. Il famoso "paracadute" messo a disposizione delle formazioni di Serie A ammonta, per la stagione 2018-2019, a un totale di sessanta milioni di euro, che saranno divisi tra Chievo, Frosinone ed Empoli. Le spese dettate dalla dolorosa retrocessione in B, sotto il punto di vista economico, saranno certamente ben ricompensate.
20 MILIONI A TESTA? – No, non funziona così. Il budget di 60 milioni, messo a disposizione di tre squadre, non sarà diviso in parti eguali. Molto, nella divisione delle singole quote, dipende infatti dal recente passato delle formazioni retrocesse e dai risultati ottenuti in Serie A dalla stagione 2015-2016 in poi.
Qualora una squadra avesse disputato tre delle ultime quattro stagioni in Serie A, infatti, il "paracadute" previsto è di 25 milioni di euro (è il caso del Chievo), medesima cifra versata negli ultimi tre anni a chi ne avesse trascorsi due in A e uno in B, come l'Empoli di Andreazzoli. Al Frosinone, invece, saranno versati 10 milioni di euro – la quota minima prevista – in virtù del fatto che, nelle ultime tre stagioni, solo una volta hanno giocato in Serie A.
Con Empoli, Frosinone e Chievo retrocesse, dunque, il rimborso totale sarà pari a 25 + 10 + 25 = 60. In eventuale caso, invece, di avanzamento di una quota del paracadute, con squadre che non rispecchino in pieno i requisiti richiesti a livello di presenze in Serie A nelle ultime stagioni, la cifra restante non sarà divisa tra le tre formazioni retrocesse quest'anno, bensì aggiunta al paracadute della prossima stagione.