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Qatar-Nuova Zelanda, amichevole sospesa per razzismo

La Nuova Zelanda non rientra in campo all’intervallo nell’amichevole contro il Qatar: razzismo verso Boxall

L’amichevole tra Nuova Zelanda e Qatar giocata in Austria è stata sospesa all’intervallo.

 

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I neozelandesi hanno deciso di non rientrare in campo per protestare contro un presunto insulto razzista da parte degli avversari. L’episodio che ha scatenato la rabbia dei neozelnadesi, non ripreso dalle telecamere, è avvenuto poco prima del riposo. Dopo uno scontro di gioco il difensore della Nuova Zelanda, Micheal Boxall ha commesso fallo su Yusuf Abdurisag: tra i due uno scambio di battute con il qatariota che ha reagito con qualche parola di troppo provocando la furia degli avversari. Reazione nei confronti dell’arbitro e mischia tra i giocatori, ma per il direttore di gara Manuel Schuttengruber non c’è nulla da rilevare e una volta sedati gli animi il match è proseguito fino al 45′.

 

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Il comunicato della Nuova Zelanda

“Michael Boxall è stato maltrattato razzialmente durante il primo tempo da un giocatore del Qatar. L’arbitro non è intervenuto, quindi la squadra si è rifiutata di tornare in campo per il secondo tempo”, ha scritto sui social la federazione calcistica della Nuova Zelanda.

Qatar, le parole del ct Queiroz

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Il ct del Qatar, Carlos Queiroz ha tentato di spiegare l’accaduto: “Con nostra grande sorpresa il capitano della Nuova Zelanda è venuto a metà tempo per informarci che non avrebbero ripreso la partita. A quanto pare due giocatori sul campo si sono insultati. Chi ha cominciato? Chi ha risposto? Lo sanno soltanto loro due. Non ci sono testimoni e l’arbitro non ha sentito. E neppure le panchine hanno sentito. E’ una discussione tra due giocatori. Permettiamo alle autorità del calcio di prendere una decisione su ciò che è successo. Penso che questo caso sarà difficile per la Fifa, perché nessuno ha sentito nulla”.