Dalla quinta divisione belga all’obiettivo Italia: tutta la caparbietà di Prosper Mendy
La storia di Prosper Mendy, che è passato dalla quinta divisione belga a giocarsi una chance per arrivare presto in Italia
Parigino, cresciuto nelle giovanili dell’UF Clichy-sous-Bois, comune francese di 30.201 abitanti situato nel dipartimento della Senna-Saint-Denis nella regione dell’Île-de-France. Alto e mancino. Corsa e attenzione difensiva.
Prosper Mendy è un terzino (di spinta) che garantisce rendimento, forte, soprattutto di testa. E come sapete nel calcio conta tanto quello. Principalmente quello. La premessa è una sola: Prosper è un ragazzo d’oro e ciò che ha ottenuto in questi anni se l’è guadagnato con il sudore e il sacrificio.
Adesso partiamo dalla base: due anni fa giocava in quinta divisione belga, ossia la nostra eccellenza. Dal Francs Borains il salto in Spagna al Badajoz, in Segunda B. In sei mesi di contratto si gioca tutte le sue carte in Copa Iberica contro i portoghesi del Belenenses. Risultato? Eccellente. Perché Mendy, migliore in campo, convince tutti, compresa la società spagnola che vorrebbe rinnovagli il contratto senza però riuscirci.
La (nuova) strada porta in Serie A norvegese, al Stromsgodset. E l’inizio è impattante: 14 partite, 1 gol e 1 assist. Sempre tra i più positivi. Gli occhi del mercato (di gennaio) subito addosso, perché l’OM si fa vivo e trova un pre accordo in vista di fine anno, ma, si sa, nella vita mai dare nulla per scontato.
Alti e bassi, momenti positivi e imprevisti che ti fanno ripiombare giù. A fine febbraio Prosper si rompe il legamento del ginocchio (che gli fa saltare l’affare con il club francese) e il Covid lo costringe a passare quasi un anno in Norvegia, solo, senza poter tornare a casa dalla sua famiglia. Qui subentra, nuovamente, la testa. Fame, voglia di arrivare. Il periodo, difficilissimo, lo si supera così. Con lavoro e determinazione, l’obiettivo è stato raggiunto: tornare più forte di prima.
Nell’ultimo mese Prosper ha giocato (bene) due partite e ad agosto gli scade il contratto: all’orizzonte c’è la possibilità di un rinnovo ma non è da escludere un addio. Affatto. Qualche interessamento dall’Italia c’è già, la sua agenzia, la Pro Evolution Players, è già al lavoro per trovare la nuova strada. Giusta. Una decisione da prendere con testa. Basta che sia forte e decisa, come vuole Prosper.