Prima panchina in A sognando l’esordio con la sua Sampdoria: Tessiore e un pomeriggio da fotografare
La prima volta non si scorda mai, figuriamoci poi se la prima in questione è quella tra i grandi maglia della propria squadra del cuore sulle spalle. Vittoria in rimonta sul Bologna ed ennesima prestazione da incorniciare per Patrick Schick, quella di ieri in casa Sampdoria è stata anche la giornata speciale di Andrea Tessiore. Diciott’anni ancora da compiere (il prossimo 1 ottobre), tutta la trafila in blucerchiato (dai Pulcini alla Primavera di Pedone), per il centrocampista classe ’99 nel week end è arrivata infatti la prima chiamata da Marco Giampaolo.
Maglia numero ventinove col suo nome stampato sulla schiena pronta ad essere indossata, per il ragazzino partito da Finale Ligure che s’ispira a Marchisio e studia da vicino Lucas Torreira (col quale Andrea si allena spesso al Mugnaini) ieri è arrivata la prima panchina in Serie A. Cuore a mille, per un pomeriggio sognato per anni. Passione per il pallone trasmessagli dal papà ex calciatore, Andrea ha mosso i primi passi come esterno di centrocampo, riuscendo poi a ricopre con gli stessi ottimi risultati tutti i ruoli lungo la fascia. Attualmente Pedone (che lo ha avuto anche negli Allievi) nella sua Sampdoria prima della classe lo sta impiegando da da interno sinistro.
Le sue caratteristiche? Duttilità, buona tecnica, visione di gioco e propensione a trovare la porta: tre i centri messi a segno in questa stagione per il giovane centrocampista che sogna in grande. “Sono qui da tanti anni, quest’anno vorrei vincere lo Scudetto. E poi vorrei esordire in Serie A con la Sampdoria, perché è la mia squadra del cuore”. Sogno quasi realizzato, in attesa dell’esordio è arrivata la prima chiamata tra i grandi per il gioiellino blucerchiato. Emozione da immortalare a fine partita con uno scatto speciale, mare di Genova alle spalle e maglia numero ventinove tra le mani, di fianco come sempre papà Fabio.