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Provocazioni dal dischetto: quando si gioca tutto

Il momento del calcio di rigore è una frazione di tempo non quantificabile. Sono attimi infiniti, dovuti alla tensione e alla pressione che esercita quel dischetto. Spesso ha la meglio chi, a livello mentale, è più forte. Quasi come una sfida a scacchi tra il calciatore e il portiere, dove colui che calcia ha tutto da perdere e altrettando da dimostrare. Non tutti però si fanno trascinare dalle emozioni, o meglio c'è chi le ha superate e poi ci è cascato nuovamente.

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Il portiere dalla sua, potrebbe vivere un momento di gloria: per lui si tratta semplicemente di una situazione win-win. Forse per questo motivo, oppure per la pazzia che per antonomasia contraddistingue il ruolo, che alcuni portieri si sono inventati dei modi, alcuni molto particolari, per distrarre i tiratori dagli 11 metri. Si tratta di un all-in, di sfrontatezza, di un pensiero fuori dagli schemi che molte volte ha dato ragione ai numeri 1. Ed è proprio nel momento di maggiore tensione, come le finali di Champions League, che l'ingenio viene in soccorso dei portieri, trasformando un balletto o dei gesti, in vere e proprie danze propiziatorie.

Attenzione però: nella storia non si entra solo per meriti…

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