Pol Garcia: “Vorrei tornare in Italia, ma sono aperto a tutto”
Le parole di Pol Garcia Tena, prodotto del settore giovanile di Barcellona e Juventus
Il giro del mondo si è fermato a Vicenza. Dopo tanta serie B, l’esperienza in Belgio è quella in Messico, Pol Garcia Tena è pronto a ripartire. “Magari dall’Italia o dalla mia Spagna”, racconta tra un allenamento e l’altro. “La mattina ho un preparatore atletico che mi segue, mentre il pomeriggio mi alleno con una squadra di dilettanti di Vicenza”. Perché al cuor non si comanda, mai. “Nel 2014, mentre giocavo in Serie B con il Vicenza, ho conosciuto Silvia con la quale è stato subito amore”.
Dopo è iniziato il Giro d’Italia (Como, Crotone, Latina e Cremonese) e poi quello del mondo. “Nel Saint Truiden ho vissuto una bella esperienza nella Serie A belga. Dopo tanti anni di serie B in prestito volevo una squadra che mi prendesse a titolo definitivo. Lí hanno creduto in me e ho vissuto due anni e mezzo molto belli in un campionato molto veloce e giovane. Ho sfidato da avversario Malinovsky e Maehle e come compagno di squadra ho avuto Tomiyatsu”.
Esperienze di vita che si sono aggiunte a quelle indimenticabili del settore giovanile: “Prima Barcellona e poi Juventus. Ho giocato con Grimaldo, Bellerin e Keita Balde, mentre a Torino ho fatto coppia con Rugani al centro della difesa e abbiamo vinto un Viareggio e una coppa Italia Primavera”.
Lo scorso anno, però, è arrivata la chiamata che non ti aspetti: il Messico. “All’inizio ero un po’ scettico, ma l’offerta del Juarez era davvero irrinunciabile”. Valigia pronta e dal freddo del Belgio è passato al deserto messicano. “Ciudad Juarez è al nord del Messico, praticamente al confine con gli States. Il campionato è molto combattuto, ma non ero abituato a trasferte lunghe e continui cambi climatici: si passava dal caldo torrido del deserto all’umidità della costa. Ma alla fine me la sono cavata alla grande. Solo il cambio dì dirigenza e guida tecnica mi ha costretto alla rescissione del contratto”.
Ora, però, è già tempo di guardare avanti. “Ho 27 anni e una voglia matta di tornare in campo. Italia o Spagna sarebbero le mie mete ideali, ma sono aperto a tutto. Mi stanno arrivano delle proposte, ma al momento nulla mi convince davvero”.