Pisa, il tempo stringe. Tra la protesta dei tifosi e la trattativa per la cessione: gli scenari possibili
Pisa, ore contate. Tra gli stipendi di settembre ancora da pagare ed un futuro societario sempre più incerto. E mentre i tifosi si danno appuntamento alle 21 per programmare la protesta in occasione dell’anticipo di venerdì sera all’Arena contro il Bari, la trattativa per la cessione del club è sempre più ferma. Ricostruiamo: sabato sera c’è stato un lungo incontro tra Fabio Petroni (presidente del Pisa e del gruppo Carrara Holding) e Corrado, rappresentante di Magico (l’unico offerente al momento per l’acquisto del Pisa). Oltre otto ore di faccia a faccia alla presenza del presidente della Lega B, Andrea Abodi, in qualità di garante e moderatore tra le due parti. Parti sempre più distanti però, perché nonostante Corrado avesse alzato la sua offerta ad oltre 11 milioni di euro (tra acquisto della società, pagamento dei debiti, bonus e clausole), Fabio Petroni – che aveva ricevuto un permesso speciale per l’incontro essendo agli arresti domiciliari per una presunta bancarotta fraudolenta su cui il Tribunale si esprimerà tra pochi giorni – non l’ha ritenuta ancora all’altezza, rifiutandola. Tutto bloccato quindi, il comunicato del Gruppo Magico di ieri poi ha di fatto sentenziato il ritiro di Corrado e soci dalla trattativa. Ma non è ancora finita, perché in molti si aspettano adesso ragionevolezza e responsabilità da parte di Fabio Petroni per venire incontro a Corrado e riaprire la trattativa per la cessione del club. Cosa può succedere? “Gli scenari sono tre”, ha detto Abodi al Tirreno. Ossia: Petroni decide di continuare da solo a gestire il Pisa (quasi impossibile), Corrado riapre la trattativa e prova a rilevare la società (molto difficile), o – forse in questo momento la strada più percorribile – si portano i libri contabili in Tribunale e si avvia la procedura di fallimento, ripercorrendo così i passi del Bari un paio di stagioni fa (consentendo quindi alla squadra di terminare regolarmente la stagione e aspettando potenziali acquirenti all’asta fallimentare). Il tempo è sempre meno, il Pisa cerca una svolta. Tra scenari, tifosi e trattative da riaprire.