Pellegrini: “La Roma non è un luogo di passaggio. Dobbiamo andare al Mondiale”
Le rivelazioni del capitano giallorosso
“Mourinho ti trasmette qualcosa che se non hai comunque viene fuori, Mancini invece ti dà serenità”. Lorenzo Pellegrini, centrocampista e capitano della Roma, ha elogiato i due suoi allenatori nel prossimo numero di Sportweek.
“Mourinho chiede molta verticalità, Mancini, forse anche per la sua estetica da ex campione, cerca più il possesso palla per avere la partita in controllo, comunica tranquillità“.
Parlando di Mancini, Pellegrini è tornato sul tema nazionale. Il centrocampista giallorosso è stato costretto a saltare l’Europeo per via di un infortunio: “Non credo nella sfortuna, penso che le cose andranno sempre per il meglio. Mondiale? Dobbiamo andare. Purtroppo per nostri demeriti abbiamo imboccato una strada difficile, ne parliamo spesso tra noi. Pensavamo di avere la qualificazione in mano. Non credo che comunque l’Italia uscirebbe ridimensionata senza Mondiale. Per me i playoff sono uno stimolo per riprendermi ciò che ho perso, anche se mi sento parte del gruppo campione d’Europa”.
Arbitraggi e polemiche
Pellegrini ha parlato poi delle recenti polemiche legate ad alcuni episodi di moviola. “Bisogna fare un passo indietro, perché nessuno ce l’ha con noi“, spiega il capitano giallorosso. “Anche io mi sono lasciato troppo andare negli atteggiamenti. Certo, spero che episodi come quello con il Milan non si ripetano, perché ci aspettiamo che tutto col Var sia perfetto, ma occorre ricominciare ad avere un atteggiamento migliore con i direttori di gara“, ha aggiunto Pellegrini.
Totti e De Rossi
Pellegrini ha poi parlato di Totti e De Rossi, del loro presente lontano dalla Roma e dalla fascia da capitano ereditata dalle loro braccia: “Penso che sia strano per tutti. Sono state due leggende e per il rapporto che ho avuto con loro dico che mi piacerebbe vederli ogni giorno a Trigoria. Ma credo anche che sia da rispettare le scelte che hanno fatto. Hanno intrapreso un percorso e non gli stanno regalando nulla, anche se si chiamano Totti e De Rossi“, conclude il centrocampista giallorosso.
“La fascia è una responsabilità in campo e fuori”
Pellegrini ha parlato anche del suo ruolo da capitano: “Per me la fascia è una responsabilità, in campo e fuori. Il mio compito è far capire ai nuovi che quella della Roma non è una maglia qualunque o un luogo di passaggio. A Roma bisogna cambiare la mentalità. Non è vero che uno scudetto qui ne vale dieci altrove. Se dici così vuol dire che pensi sia stato un caso vincerne uno. La Juventus ha vinto tanto per la sua mentalità. Noi ci siamo avvicinati, ma ci è sempre mancato qualcosa. Dobbiamo fare quell’ultimo passo”.
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