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Pastorello: “Juve, occhio a non sottovalutare il Monaco. Meret? Lui e Donnarumma il dopo Buffon”

Il mercato si avvicina e iniziano a concretizzarsi i primi movimenti in vista della prossima sessione. Per entrare nel vivo, Tuttosport ha intervistato Federico Pastorello, procuratore tra gli altri di Meret, Evra, Asamoah, Zabaleta, El Shaarawy . Pastorello, nonostante sia italiano, risiede a Montecarlo, località che però non piace a Rybolovlev, il proprietario del Monaco, prossimo avversario della Juve: “Non si vede molto da queste parti. Me lo hanno presentato una volta al ristorante Cipriani, dove soprattutto dopo le partite del Monaco si ritrova un po’ tutto il mondo del calcio. Falcao, che ho ritrovato tiratissimo fisicamente, Mendy e Jardim sono di casa nel locale. La proprietà russa qui a Monaco è rappresentata da Vadim Vasilyev. Lui lo conosco bene, abbiamo fatto diverse operazioni: El Shaarawy, Pasalic, De Sanctis”.

Rybolovlev era partito fortissimo, comprando stelle alla Falcao e James Rodriguez, poi ha abbassato il tiro, ma non le ambizioni… “Hanno avuto bisogno di tempo per comprendere certe dinamiche. Dopo aver investito su nomi altisonanti hanno capito che Monaco è il posto ideale per valorizzare i talenti e i giovani fenomenali”. Mbappé e gli altri giovani sono un patrimonio: “Il Monaco è un club ricco: non ha necessità di vendere e vogliono mantenersi stabilmente ai vertici del campionato francese per garantirsi ogni anno un posto in Champions. Non possono permettersi di smantellare ogni estate la squadra. Qualcuno, però, partirà e non sarà in saldo: il raggiungimento della semifinale di Champions ha fatto schizzare i prezzi”.

Pastorello scommetterebbe su Bakayoko: “A me piace tantissimo, è un mix di qualità e strapotere fisico” La Juventus lo ha seguito a lungo, ma adesso sembra aver virato su Lemar e Bernardo Silva: “Lemar è un esterno classico, Bernardo Silva più un trequartista. Grandi talenti. Lemar, per caratteristiche, mi sembra quello più adatto per il gioco della Juventus, lo vedrei benissimo nel 4-2-3-1 di Allegri”. Mbappé, nel mirino di tutti i top club, vale già 80 milioni? “A quella cifra al massimo il Monaco ti vende una gamba… A me ricorda il primo Henry, quello che esplose qui, ma con il senso del gol di Trezeguet. E’ un talento assoluto e un ragazzo intelligente. De Sanctis mi parla benissimo di lui, mi ha detto che non si è montato la testa. Io a Mbappé consiglierei un altro anno al Monaco. Un conto è giocare qui a 18 anni e un altro al Real o al Chelsea quando ti hanno pagato 120 milioni, perché alla fine vale quei soldi”.

Un altro oggetto del desiderio di molti top club è Dybala: “Non sono il suo agente, ma il recente rinnovo è la conferma che Dybala vuole stare alla Juve. In caso contrario non avrebbe firmato. Non mi ha sorpreso nemmeno la Juve: gli hanno dato tanti soldi perché sanno che i campioni vanno pagati. Il valore di Dybala ha già superato i 100 milioni, ma lo vedo ancora a Torino: mi sembra una situazione diversa da quella di Pogba. La Juve ha una dirigenza solida e ha compiuto un percorso incredibile, prima con Conte e poi con Allegri. Adesso è ammirata da tutti i fuoriclasse, esperti e non”.Il suo assistito Meret è seguito da molti club, tra cui la Juve: “Lo seguono tutte le big, ma di sicuro i precedenti della Juve con Pogba e Dybala intrigano il ragazzo. La Juve ha vinto con lo zoccolo duro dei “vecchietti”, ma pure puntando sui talenti. Il suo futuro? Facciamogli concludere bene il campionato con la Spal, poi credo che l’Udinese lo voglia tenere un anno in A. Ma ora sono tutte ipotesi: ho imparato a non escludere mai nulla nel calcio. Donnarumma un Modigliani? I paragoni artistici li lascio a Mino, sono una sua esclusiva… Mi limito a dire che Donnarumma e Meret garantiranno all’Italia un post Buffon tranquillo”.

Un bilancio sul mercato dei calciatori juventini: “A parte Dybala, mi aspetto offerte importanti dall’Inghilterra per Alex Sandro: da 50- 60 milioni. Ci saranno nuovi tentativi per Bonucci, che però spero rimanga alla Juve: ormai la BBC è un pezzo di storia dell’Italia”. Poi su Evra, andato via a gennaio per approdare al Marsiglia: “Patrice era il primo a sapere che la Juventus avrebbe lottato fino alla fine per la Champions. La sua è stata una scelta personale e non se ne è pentito: a 35 anni aveva bisogno di sentirsi leader anche in campo e non solo nello spogliatoio. Tuttora mantiene grandi rapporti con i bianconeri. E’ talmente legato che non mi sorprenderebbe vederlo a Cardiff a tifare Juve in caso di finale. Magari anche per cominciare a prendere appunti da allenatore. Fidatevi di me: Patrice diventerà un tecnico top”. Sul futuro di Asamoah: “E’ felice perché finalmente sta meglio e gioca di più. Non escludo che si possa rinnovare“.

Infine un pronostico sulla doppia sfida tra Monaco e Juventus: “I bianconeri sono favoriti, ma occhio a non sottovalutare il Monaco. Il City lo ha fatto ed è uscito. I monegaschi hanno qualità, entusiasmo e nulla da perdere. Il Louis II sarà anche uno stadio-salotto, ma quest’anno è tutt’altro che comodo per gli avversari. De Sanctis mi ha detto che la squadra è super concentrata. Altro che farsi distrarre dalla Costa Azzurra: hanno capito che in primavera è bellissima, ma in estate e con qualche trofeo in bacheca, lo sarà di più”.