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Partipilo, che doppietta al passato: “La vittoria è una lunga pazienza”

"La vittoria è una lunga pazienza. Io vivo seguendo sempre questo motto". Uno uno slogan, uno stile di vita. Così Anthony Partipilo poco meno di due anni fa raccontava ai microfoni di GianlucadiMarzio.com il suo approccio al calcio. Oggi quel ragazzo di 26 anni dal sinistro magico e un percorso tortuoso è in copertina tra i trascinatori della Ternana formato settebello, che con il 3-1 di Bari ha legittimato il primato nel girone C di serie C in una notte magica per Partipilo: doppietta alla squadra della sua città e tris sfiorato solo per un muro di Frattali nel finale. Settima vittoria di fila per gli umbri e 7 punti di vantaggio sulla coppia Bari-Teramo, che inseguono in seconda posizione seppur rispettivamente con una (Bari) e due partite (Teramo) in meno. "Quella di Anthony è una gioia personale, per aver fatto doppietta, purtroppo alla squadra della sua città – racconta Valeriano Narcisi, che con Giovanni Tateo segue da vicino l'attaccante classe 1994 – sotto l'aspetto calcistico è stata una giornata da incorniciare". Il quadro rossoverde, però, è stato dipinto giorno dopo giorno: con qualità e tanto lavoro sul campo. "Anthony atticamente è cresciuto tanto – riconosce Narcisi – si cresce e si matura dal punto di vista psicologico e agonistico. Impari a sacrificarti più per gli altri, questo è anche merito di mister Lucarelli che ha disegnato questo 4-2-3-1 con tanti uomini di attacco ma equilibrato".


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I 28 gol fatti e i 6 al passivo lo dimostrano. "Sono belli da vedere, mi danno la sensazione di divertirsi, recuperano una marea di palloni". E segnano: Partipilo è capocannoniere con 6 centri alla pari con Falletti, numeri conditi da 3 assist. In soldoni, un terzo dei gol della Ternana è passato dai piedi di questo ragazzo cresciuto nel settore giovanile del Bari e passato anche dalla Romania e dalla Serie D prima di imporsi tra i pro. Prima Bisceglie, poi Francavilla. La Puglia nel destino ma senza tornare in biancorosso. Destino di chi è andato via di casa a 18 anni dopo l'esordio in B con il Bari. Tanto che lo stesso Anthony raccontava come la data nel suo cuore restasse "quella del 15 dicembre 2012. Bari-Novara, esordio in Serie B: 28 minuti unici, quel giorno è stata una festa, ho giocato con la maglia della mia città e nel mio stadio. Sarò sempre grato a mister Torrente che mi ha fatto esordire". In quello stadio domenica ha segnato due reti: "Mi ha chiamato a 20 minuti dalla fine della partita, era felice – racconta Narcisi – non ha esultato anche se la partita valeva tanto, ha enorme rispetto della squadra della sua città".

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Le radici non si dimenticano. Anche se nel mezzo c'è stato tanto sudore. Passando per un'annata sfortunata con il Savoia in C e anche per un'esperienza sfortunata in Romania: "Mi contattò a inizio 2016 – dice Narcisi – Eera distrutto, aveva assaggiato la B con il Bari e poi al Cluj si vide rescindere il contratto. Ci incontrammo in un bar a Bari, avviando un percorso insieme. Era già diventato papà, è un ragazzo dal cuore d'oro con l'obiettivo di arrivare il più in alto possibile". La tappa per ripartire: "Serie D a Bisceglie, dove non giocò titolare le prime tre partite nell'annata che portò alla vittoria del campionato. Di lì ha iniziato a giocare, ha vinto il campionato e volle restare a Bisceglie, dove mister Claudio De Luca ha avuto un ruolo molto importante, nonostante ci fossero proposte economiche più vantaggiose". A 40 chilometri da casa Anthony ha ritrovato la felicità di calciare un pallone: "Noi ragioniamo sempre su questo aspetto con i nostri assistiti: i soldi non valgono tutto. Anthony è stato intelligente, ha fatto sacrifici e sono contento soprattutto sotto il lato umano. Passo per passo si è conquistato il suo presente". Con un record che potrebbe essere superato, quello dei gol in una stagione. Il primato per ora è a 9 con la Virtus Francavilla 2018/2019.  "Doppia cifra? Per scaramanzia non voglio dire niente, ma se continua con questa mentalità si divertirà" sorride Narcisi. Definizione di chi l'anno scorso ha vinto il Premio Facco per il gol più bello, quello contro il Rende. "Quest'anno si spera che il gol sia quello della promozione, bisogna sempre ambire al massimo, non solo quando si gioca a calcio". Ma senza fretta, perché la vittoria è una lunga pazienza.


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