Pallone firmato da tutta la squadra, un Cristiano senza limiti? “Per essere una brutta stagione non è male dai…”
Prima l’ha scaraventato dentro la porta per ben tre volte, tanto quanto bastava per mandare al tappeto il Wolfsburg. E in delirio un Bernabeu intero. Poi se l’è messo sotto la maglietta, come un figlio nascosto. “E’ mio”. Con tanto di dedica di tutto lo spogliatoio: “sei un grande” oppure “sei il migliore” e ancora “Siuuhhhh” firmato Nacho e finalmente “sei il leader dello spogliatoio”. E pallone che alla fin fine è finito a casa Cristiano, proprietario di circa 41… hat-tricks in carriera. Da riempirci un salone, e anche di più.
“Questa la tua partita più bella?” gli chiedono in zona mista. Il “No” secco spiazza un po’ tutti. Come fare meglio di così? Cristiano Ronaldo una macchina da guerra, da solo – con una tripletta – ha scaraventato Draxler e compagnia fuori dai quarti di finale di Champions: Real in semifinale per la sesta volta consecutiva. “Si, è una notte magica. Io non sono mai stato così bene”. Un CR senza limiti? “Per essere una brutta stagione non è male dai…” è il commento polemico, alla stampa. Qualche domanda più frivola. La foto di squadra al Camp Nou? “Stavo bene no? Il ragazzo aveva un super fisico!”. Qualche altra più statistica: 37 triplette con la maglia del Real. “Non è male. Il gol è nel mio DNA. Ringrazio i compagni, i tifosi”. Atletico oppure Barcellona? “Mi piacerebbe che passasse il Benfica. Per poi giocare a Lisbona”. E se “La Liga è ancora possibile, siamo solo a 4 punti” dulcis in fundo su Zidane: “Mi piace il suo modo di essere, di lavorare. Già lo ammiravo da giocatore”. Alla fine ecco i saluti: giù i microfoni, è ora di tornarsene a casa. Cristiano Ronaldo a manina con il suo pallone.