Palermo, Tuttolomondo: “Esclusione? Problema solo tecnico. Siamo sereni”

Per i tifosi del Palermo non c'è tregua. La notizia della mancata iscrizione alla Serie B di ieri è l'ennesimo tassello di una situazione complicata che si protrae da mesi e su cui oggi la dirigenza rosanero proverà a fare chiarezza in conferenza stampa. Ieri, la proprietà non aveva consegnato entro mezzanotte brevi manu la documentazione richiesta per l'iscrizione e la pec inviata risultava incompleta e, a oggi, è fuori tempo massimo. La Lega di Serie B dovrà effettuare una prima valutazione (che rischia di essere negativa) e a meno di nuovi fatti (a oggi clamorosi e improbabili) il Consiglio Federale del 12 luglio dovrà solo certificare la mancata iscrizione. L'atmosfera è molto calda: già ieri sera (guarda il video) l'ambiente era particolarmente agitato e anche questa mattina, davanti allo stadio sede della conferenza, sono molti i tifosi che chiedono chiarezza.

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In diretta, ecco le parole dalla conferenza stampa al "Barbera". "Ci è appena arrivata la comunicazione che la Fidejussione sta arrivando via pec" conferma Tuttolomondo, "c'è stato un problema di crash sul sistema, che è stato riparato oggi alle 10.17. La polizza sta arrivando via PEC, mi è stato confermato oggi alle 10.27. E vorrei che sia chiaro che noi la Pec l'abbiamo mandata non alle 23.59 come erroneamente riportat, ma alle 21.10" e presenta il certificato. "Noi siamo qui per confermare di aver adempiuto a tutto quello che ci spettava per l'iscrezione, con tutti i documenti richiesti. L'impedimento è una causa di forza maggiore, esterna al Palermo".

Ancora il numero 1 dei rosanero: “Per ottenere il rilascio di una fideiussione c'è un minimo di istruttoria creditizia. Fino a 40 giorni fa il Palermo era in grossi problemi, nessuno avrebbe lasciato una fideiussione con un impegno di 800 mila euro. Il broker da noi interpellato ha i requisiti chiesti dalla normativa. La famiglia Tuttolomondo ha presentato una fideiussione personale, abbiamo messo la faccia. I primi di giugno abbiamo attivato il broker con un cambio di documenti. Venerdì abbiamo ottenuto l'ok. A me pare di aver rispettato il rapporto con i tifosi, nel dire "dentro e fuori dal campo" ha espresso un giudizio di valutazione sul gruppo e a me è sembrata una caduta di stile, tenuto conto che non ci siamo mai conosciuti personalmente. Il primo cittadino ha detto che attende il consenso delle istituzioni competenti ed è arrivato, in questi casi c'è un'autocertificazione pure sui certificati antimafia e questi documenti vanno sottoscritti pena il deferimento. Il riconoscimento è intervenuto e nessuno ci ha detto che non siamo legittimati, fino a diverso avviso. La copia cartacea? La consuetudine non prevale sulla norma. Ormai con la PEC vengono notificati anche gli atti giudiziari”.

“Se la Lega o chi per esso” continua Tuttolomondo, “vuole cavalcare questa cosa dovrà vedersela con noi. Fino ad oggi abbiamo avuto aggressioni tecnico-giuridiche ripetute. Sappiamo già da ora come replicare e prontamente reagire. C'è una causa di forza maggiore, stanotte ho parlato anche con i nostri legali. Non voglio fare il saccente, tutti sono confidenti con il nostro atteggiamento. C'è una causa di forza maggiore che porta ad una proroga già nei fatti. Il Venezia potrà ricorrere, è un suo diritto. Ormai l'estate la passeremo a Palermo, siamo pronti ad andare anche al Tar”.

“Sono stati fatti degli invii successivi di diverse PEC per l'iscrizione, dalle 17 in poi. Sappiamo, salvo errori, che dal punto di vista tecnico-procedurale è tutto a posto. L'unico indice non conforme era l'indice patrimoniale che abbiamo riportato in equilibrio. Abbiamo sanato circa 5 milioni di debiti verso lo Stato, oltre agli altri pagamenti. L'ultimo pagamento era la fideiussione, abbiamo atteso serenamente. Per noi questo era l'ultimo dei problemi, purtroppo non per volontà nostra ci siamo messi a lavoro sull'iscrizione solo dal 10 giugno”.

Prende quindi parola Lucchesi, dg del Palermo: "Siamo pronti a fare la squadra, questo weekend sono stato in contatto con Pasquale Marino. Stiamo cercando di portarci avanti con il lavoro, ma questa storia non ci aiuta. Abbiamo affrontato 90 problemi, uno in più non cambia. Sono stato in contatto con Marino, noi stiamo arginando questi problemi".

Conclude la conferenza Tuttolomondo: "Il nostro emissario (Farris, ndr) era già a Milano di pomeriggio. Si è dibattuto sul fatto di consegnarla o meno a mano, ma non avendo la fideiussione cartacea cosa dovevamo fare?".

A cura di Giovanni Mazzola