Paderborn, da sogno a incubo: ora rischia la terza retrocessione consecutiva
Esattamente due anni fa, l’SC Paderborn giocava al Westfalenstadion di Dortmund il più importante derby della sua storia. Era la Bundesliga dei grandi, che ospitava il piccolo sogno di una cittadina che stava facendo conoscenza del grande calcio per la prima volta. Come dimenticarli, dopotutto: il primo posto per una notte, la gita all’Oktoberfest dopo lo 0-4 contro il Bayern Monaco, o ancora le bizzarre regole di uno stadio da 6000 posti che i tifosi raggiungevano in bicicletta. E pace se, alla fine, tutto è terminato con un inevitabile ultimo posto in classifica.
Ma da quel 2014 le cose sono cambiate parecchio. Se la Bundesliga solo due anni fa era per Paderborn magica realtà, oggi è purtroppo solo un lontanissimo ricordo. Come nel peggiore degli incubi, infatti, il club è precipitato in una spirale negativa senza precedenti, e ora viaggia spedito verso la sua terza retrocessione consecutiva. Sarebbe un unicum nella storia del calcio tedesco, impresa al contrario mai riuscita a nessuno dal 1963, data di nascita del campionato. Una situazione complessa, a cui va ad aggiungersi anche una instabilità societaria che sta compromettendo le vicende sportive della squadra.
L’inizio della fine, comunque, può individuato con discreta facilità. L’ambizioso tentativo di lasciare la squadra in mano, nell’ultima stagione, all’ex Fiorentina Stefan Effenberg si è rivelata una scelta dalle conseguenze catastrofiche per il club. L’ex presidente del club, Finke, in una celebre conferenza stampa aveva condannato il comportamento del suo allenatore e lo aveva accusato di aver trasformato lo spogliatoio in una piccola Hollywood, con le sue controversie e scandali. Che hanno fatto sì che i sogni si tramutassero in peccati, e che precipitasse la nave del Paderborn. Ora quartultimo in 3.Liga e con i tifosi in protesta, ad appena due anni da uno dei più incredibili momenti della storia del calcio tedesco.