Niente Catania, addio al calcio: Spolli si ritira
Era tutto pronto per il ritorno a casa. Il Catania cercava l'ultimo innesto per completare la difesa, e Nicolas Spolli l'ultima avventura della sua carriera. Un cammino che si sarebbe dovuto concludere proprio lì, nella squadra che undici anni fa lo aveva accolto in Italia per fargli cominciare un'esperienza in Serie A.
Quell'estate del 2009 nacque un amore, fra El Flaco e il club rossazzurro, durato poi ben sei anni. E forse, proprio per questo, era impossibile macchiarlo con un nuovo inizio non all'altezza delle sue aspettative. "No grazie, direttore. Preferisco smettere", sono infatti state le parole con cui il centrale argentino ha oggi annunciato il suo ritiro dal calcio giocato.
E' successo tutto nelle ultime ore. Due notizie, quella del 'rifiuto' e dell'addio, che hanno scosso e non poco il mondo Catania. In un anno in cui, fra addii – vedi Lodi e Biagianti – e nuovi ritorni – come quello di Izco -, la piazza rossazzurra ha riassoportato l'amore per le vecchi bandiere dei migliori anni della storia recente, a differenza del suo ex compagno Spolli ha deciso di fare un passo indietro.
Era rimasto svincolato dopo l'ultimo anno al Crotone e adesso il Catania lo avrebbe riabbracciato volentieri per continuare ad essere protagonista in Serie C. "Non è stato facile decidere, ma avevo questo pensiero già da due mesi" ha dichiarato nel pomeriggio. "In queste settimane però, si è fatto avanti il Catania e ovviamente ci ho pensato a lungo. Ho parlato con Maurizio (Pellegrino, ndr) e l'accordo lo avevamo trovato subito senza difficoltà perchè per tornare io non avevo nessun tipo di problema."
Qualcosa però, a livello personale, non lo ha convinto: "Dovevo firmare a giorni ma poi pensandoci bene, anche se la cosa più facile sarebbe stata quella tornare e chiudere la carriera lì, non me la sono sentita. Terminare al Catania era il mio sogno, però io so che non potrei dare il 100% perchè fisicamente non sono più ai livelli di una volta." E per Spolli, quando ami una maglia e una città, non è giusto prendere in giro tutti quanti: "Sarebbe troppo comodo, ma il Catania questo non lo merita. Per quello che mi hanno dato la società e i tifosi, il mio ritorno doveva essere all'altezza."
In Italia ha giocato un po' ovunque, ma a Catania ha lasciato il cuore. Nel 2012 stava per salutare la città: destinazione Tottenham. Era l'ultimo giorno di mercato, sarebbero arrivati 10 milioni di euro per le casse di Pulvirenti. Non se l'è sentita: "Questa è la mia seconda casa".
E allora, anche senza tornare in campo, Spolli ha salutato il calcio a testa alta. Se mai ce ne fosse bisogno, a Catania c'è un nuovo motivo per non dimenticare uno degli ultimi beniami rossazzurri.
A cura di Marcello Mazzari