Dall’Europa alla Serie D: la parabola di Nicola Rigoni
La nostra intervista al centrocampista del Montecchio Maggiore con un passato in Serie A
I fratelli Lucarelli, Cannavaro, Inzaghi e…Rigoni. Luca centrocampista, così come Nicola. Classe ’90 ma con ancora tanta voglia di scendere in campo. Da Schio all’Europa, con in mezzo la Serie A con Palermo e Chievo Verona: “In Sicilia sono arrivato troppo giovane in un gruppo che era top composto da grandi calciatori. Ricordo ancora il gol in Europa League contro lo Sparta Praga: calcio piazzato, palla respinta e conclusione mia”.
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“Al Chievo – ha proseguito Nicola Rigoni – i cambiamenti non hanno funzionato e siamo retrocessi. Si voleva aprire un nuovo ciclo, ma non è andata come si sperava. Pellissier era un punto di riferimento per noi. Caprile si allenava già con noi a 16 anni, era un predestinato”.