Nazionale, Bonucci: “Ci volevano le pa**e per passare dalla Juve al Milan. Con la Spagna non partiamo battuti”
Leonardo Bonucci parla dal ritiro della Nazionale. Inevitabile toccare argomenti legati al suo passaggio dalla Juventus al
Milan, passando anche per gli obiettivi e il futuro. Come sempre, senza molti giri di parole. In occasione della conferenza stampa prima della partita
contro la Spagna, il capitano rossonero ha parlato così: “Ho deciso di lasciare la
Juve per scelte che aveva fatto la società, non per i soldi. La gente
non sa che l’ultimo anno alla Juventus prendevo lo stesso stipendio. Lo scudetto? La Juve e il Napoli restano per me le squadre favorite. La Juve è
avanti a tutte per la qualita’ dei singoli e per quanto costruito in questi anni, mentre il Napoli e’ favorito per il gioco che esprime. Ma ora che mi sono buttato in questa nuova avventura, felice di farlo, faro’ di tutto per riportare il Milan intanto in Champions e per creare problemi al percorso della Juve verso il 7^ titolo di fila”
Sulla scelta di questa estate: “Ci volevano le palle per fare la scelta che ho fatto – dice Bonucci – ho deciso di andar via dalla Juve per le scelte che aveva fatto la società. Anche ai miei ex compagni della Juventus rode prendere gol, non era Bonucci che faceva la differenza ma tutto il gruppo. Se non avessi avuto la fortuna di giocare con Buffon, Barzagli, Chiellini, Dybala, Higuain e tutti loro, avrei potuto fare ben poco” ammette Bonucci. “Mi hanno detto infame traditore mercenario, tre aggettivi pesanti da attaccare a uno che ha sempre fatto il massimo con la Juventus. C’è stato un momento che mi ha portato a fare valutazioni diverse dal club. Siamo andati d’accordo fino alla fine, poi ho scelto io di andare via dai bianconeri”. E ancora: “Mi interessa essere ricordato come un vincente – ammette – conta la bacheca, le chiacchiere se le porta via il vento”.
Poi Bonucci si concentra anche sull’impegno contro la Spagna: “Con la Spagna ci sara’ da lottare e soffrire ma noi siamo pronti a dare tutto per vincere, senza paura, con la voglia di stupire. Non partiamo battuti”. Questa è una di quelle gare in cui l’adrenalina e gli stimoli ti aiutano a sopperire una condizione fisica non al massimo”.
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