Napoli, Sarri: “In una partita in cui non abbiamo avuto il controllo siamo riusciti a creare palle gol e a non concedere niente. Io ct? Più probabile che diventi un politico”
Vittoria al San Paolo contro il Milan e 3 punti fondamentali per il Napoli, primo in classifica. “Abbiamo fatto un primo tempo di buona pressione alta, abbiamo creato tanto. Poi appena abbiamo allentato la pressione abbiamo perso efficacia ed è diventato tutto più complicato”. Queste le parole di Maurizio Sarri, al termine della gara ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore del Napoli che è tornato anche al pareggio con il Chievo prima della sosta: “Se noi ci facciamo scalfire da un pareggio abbiamo perso la dimensione. Nelle ultime 25 partite abbiamo fatto 21 vittorie e 4 pareggi quindi non è che un pareggio in trasferta ci fa pensare di aver perso le nostre sicurezze. Sapevamo di affrontare una squadra che a luglio era tra le favoritissime del campionato; ha fatto un inizio sofferto ma nell’ultimo mese ha dato segnali enormi di crescita e per me li ha dati anche stasera. Nel secondo tempo non abbiamo fatto bene dal punto di vista del palleggio, siamo più bravi a farlo in velocità che non a basso ritmo. E questa è una constatazione. L’aspetto importante è che in una partita in cui non abbiamo avuto il controllo della partita siamo riusciti a creare 6 o 7 palle gol e a non concedere niente. Questo è un aspetto importante per me, è qualcosa che in passato questa squadra aveva dimostrato di non avere. I centrocampisti in fase difensiva sono in crescita, tutti e 6 quelli a disposizione. A un certo punto della partita era diventata una necessità. Il nostro miglioramento dipende in larga parte da questo. Per me la linea difensiva si muoveva bene già dall’anno scorso”.
Spazio infine alla Nazionale, all’esclusione dell’Italia dal Mondiale e il mancato impiego di Insigne lunedì a San Siro: “Lorenzo, nel mio modo di giocare e vedere il calcio, non entra, gioca. Però quando si prende un allenatore bisogna anche aver presente le caratteristiche. Ventura è un allenatore che, per la sua storia personale, ha giocato quasi sempre con le due punte centrali. Prima il sistema di gioco dell’allenatore o i giocatori a disposizione? Io per anni ho seguito la prima via, adesso non più. Allora o io sono un imbecille totale o sono intelligente perché ho cambiato idea, non lo so nemmeno io. Era plausibile che giocasse con due punte centrali, il ct. E se devo essere sincero la gogna mediatica a cui è stato esposto Ventura non è giusta. Non ci può essere un solo colpevole in questa vicenda. Nessuno ne ha preso le difese, ma c’era qualcuno che doveva farlo, per forza, per istituzione. Non l’ha fatto nessuno e questo mi ha fatto male. Anche il non aver sentito l’associazione allenatori. Io ct? E’ più facile che faccia il politico, che mi presenti alle elezioni…”.