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L’incertezza si avverte e anche Fuorigrotta non è la stessa. Le poche migliaia di tifosi che affollano gli spalti sono silenziosi, anche a causa della contestazione verso le nuove normative che ne limitano la solita passionalità. Il San Paolo semivuoto è ciò che più idoneo ci possa essere, per inquadrare il momento di tensione. Carlo Ancelotti non ha salutato la squadra, dopo la vittoria sul Genk, e le domande dei giocatori sulla sua permanenza sono rimaste inevase. Un’attesa surreale, destinata presto a concludersi. Adda passà 'a nuttata, avrebbe detto Edoardo De Filippo nella sua Napoli milionaria. 

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Il Napoli ha ritrovato la vittoria lì dove l’aveva smarrita, in Champions League (qui gli highlights), dove gli azzurri hanno mostrato la coesione mancata in campionato. Un successo largo, convincente, che vale la qualificazione agli ottavi non raggiunta nelle ultime due edizioni. Eppure, c’è poco da festeggiare: nelle prossime ore Aurelio De Laurentiis deciderà in modo definitivo con quale allenatore proseguire la stagione. Le scelte si riducono alla conferma di Carlo Ancelotti – con cui si incontrerà a breve – o alla separazione con lui in favore di Rino Gattuso, quest’ultima al momento l’opzione più considerata dal presidente. Tanti, troppi discorsi in un momento in cui c’è un disperato bisogno di chiarezza e di certezza, specialmente dopo che il campo stavolta ha restituito un’immagine positiva dell’intesa di squadra.

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Il pubblico canta per Carlo

Il pubblico intanto si è schierato compatto. Le capacità dell’attuale allenatore e la qualità della rosa sono indiscutibili e il traguardo appena raggiunto può facilmente rappresentare il punto di svolta, per una stagione fortemente condizionata da tensioni e fratture. Non in modo irrimediabile però, secondo i sostenitori del Napoli, che tra cartelli, applausi e qualche timido coro hanno trasmesso la propria vicinanza ad Ancelotti. Carlo li ha ringraziati anche se scuro in volto, d’altronde il calore della gente non è mai mancato, al netto della naturale delusione per la crisi di risultati.   

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L’affetto sincero e incondizionato Napoli l’ha voluto dimostrare a Marek Hamsik, simbolo della rinascita sotto la gestione De Laurentiis. L’ex capitano non aveva mai ricevuto un esplicito omaggio di commiato dal San Paolo, che gliel’ha dedicato nell’intervallo della partita. Tante le emozioni, lo slovacco non ha trattenuto le lacrime sentendosi invocare ancora una volta. La stretta attualità costringe però a seguire l’evolversi degli eventi, legati alle sorti di Ancelotti, a cui i napoletani hanno fatto sentire il proprio supporto. Perché la verità è che, forse, Napoli non è mai stata pronta agli addii.