Napoli, dallo scudetto al calciomercato, passando per Maradona: parla De Laurentiis
Nel pomeriggio Aurelio De Laurentiis è stato ospite della redazione de “Il Mattino” e ha partecipato ad un forum durante il quale toccato diversi argomenti, tra futuro e obiettivi del Napoli, calciomercato e Maradona: “Lo scudetto prima o poi dobbiamo vincerlo, meglio prima che poi. Impegnandoci tutti e tenendo gli occhi aperti verso chi, per invidia, non vuol farcelo vincere. Temo l’Inter, perché sia Spalletti che Sabatini sono bravi. Sarri vorrei restasse alla Ferguson… Reina? Sto cercando da mesi un’alternativa a lui, ma non riesco a trovarla. Se dipendesse solo da me terrei Reina e sceglierei un portiere su cui puntare. Perché mi piacerebbe che Reina restasse a vita, interessandosi poi delle giovanili sperimentando le capacità di allenatore. Caro Reina, dici sempre che ami
Napoli. Allora lavora con me per fare grande il Napoli e trovare con me
un altro portiere, uno che non se la fa sotto in Champions sui campi
delle grandi.
La questione Ghoulam la gestirò in ritiro: ha avuto un problema procuratore ma è tornato il fratello ad occuparsi di lui.Ounas lo vedrò più tardi, è un giovane dalle belle speranze, integro fisicamente. Firmeremo il contratto e poi partirà in ritiro. Per quanto riguarda gli altri nuovi acquisti, bisogna stare attenti perché dobbiamo far crescere ragazzi come Rog e non creare malumori. Al massimo rinnoveremo i contratti. E non vendo nessuno; me li hanno chiesti tutti: da Mertens a Koulibaly…”
“Maradona? Mi avevano detto che era
disponibile solo a luglio, avevamo pensato a dei rigori con i nostri
calciatori guidati da lui, ma poi mi sono reso conto che eravamo troppo
vicini al ritiro e serviva concentrazione, non
potevamo rischiare infortuni. Carattere economico? E’ un problema che si
risolve trovando altre soluzioni, se avessi fatto la partita allo
stadio avrei dovuto mettere un prezzo simbolico. Per il cachet di
Maradona si sarebbe trovata una modalità per assorbirlo in altri modi.
Avevo chiesto ai campioni del primo scudetto di non festeggiarlo, di
aspettarci per fare un evento insieme. Ma loro hanno già fatto la festa…”