Napoli, Conte: “Lavoriamo per costruire qualcosa di realistico, non un sogno”
Le parole dell’allenatore azzurro in conferenza stampa a due giorni dall’ottavo di finale di Coppa Italia contro la Lazio
Dopo le vittorie contro il Modena e il Palermo, il Napoli agli ottavi di finale di Coppa Italia troverà la Lazio di Marco Baroni. A due giorni dalla gara, in programma giovedì 7 dicembre alle 21:00, Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa.
Napoli, la conferenza stampa di Antonio Conte
Conte ha cominciato la conferenza stampa parlando di Bove: “Vogliamo mandargli un abbraccio, speriamo di rivederlo presto in campo”. Poi sulla Lazio e sull’obiettivo nel Napoli: “Noi vogliamo continuare a crescere. Vorremo far giocare quanto più possibile tutti ma quest’anno è penalizzante perché abbiamo solo campionato e Coppa. Domani ci sarà un’altra opportunità per testare la crescita di tutti. Dobbiamo prepararci bene perché andare avanti in questa competizione permetterebbe ai calciatori e al club di mettersi in mostra. Fino a ora siamo stati bravi e fortunati a non avere infortuni puntando sempre sugli stessi. È un momento importante questo per fare valutazioni. Farò delle scelte: abbiamo avuto un buon inizio di campionato ma il merito non è dei 12-13 giocatori, ma suddiviso all’intera rosa, soprattutto per chi durante gli allenamenti ha mantenuto alto il livello di competitività. Per i calciatori e il club sono importanti queste partite per capire se in caso di infortuni siamo ben attrezzati o se c’è un attimo da guardarci. È troppo importante, per questo darò spazio a chi se lo meriterà“.
L’allenatore del Napoli ha poi continuato: “Sarò contento a fine anno se mi renderò conto che abbiamo posto delle basi per essere ambiziosi. Altrimenti le vittorie diventano effimere, dobbiamo capire a che punto saremo con il nostro lavoro. Parole di Marotta? L’Inter è la favorita dall’inizio del campionato, non penso che il Direttore possa essere sereno se non vince. Parliamo di una squadra che ha due squadre e tre quarti. Nulla a che vedere con noi. Si concentrano su di noi senza vedere chi può realmente dare fastidio. Sono sicuro siano partite che si porta via il vento, magari spinte da qualcuno dall’interno. Penso che ogni squadra e ogni allenatore inizia l’anno con gli obiettivi. Poi noi possiamo dire quello che vogliamo, ma internamente si conoscono. È un po’ il gioco dello scarica barile ma a fine anno bisogna rispondere all’ambizione del club e agli obiettivi posti assieme al club. Ognuno di noi conosce il reale obiettivo e deve portare a casa quanto gli viene chiesto“.
In conclusione ha detto: “Per qualche giocatore sarà un esame? Assolutamente no, farò giocare chi ritengo meritevole di questa opportunità. Da Dimaro sono cresciuti tutti. Queste partite servono a farmi capire che chi vuole più spazio può meritarselo. Posizione di Raspadori? È uno di quelli che merita più spazio, un giocatore importante. Fa parte di quei 12-13 che hanno giocato di più, è intelligente e stiamo provando delle cose con lui. Mi aspetto di avere conferme anche giovedì, è un giocatore che ci alza la qualità. Ho bisogno di vedere Jack dall’inizio. Avevo anche pensato di organizzare amichevoli internazionali in settimana, ma è difficile. Non sono preoccupato, dobbiamo solo capire che il Napoli deve comprendere bene se stiamo sulla strada giusta. Qui si parla troppo facilmente di vincere, ma la vittoria va costruita. L’obiettivo è costruire qualcosa di solido per avere l’ambizione e la voglia realistica di poter competere. Questa è la differenza tra il sogno e la realtà. Dobbiamo anche compattare l’ambiente che a volte non lo sempra. Parliamo di vincere come se fosse facile, ma non lo è. Dovete rispettare chi ha esperienza. Ci sono miglioramenti e ci vuole pazienza, noi più che lavorare non possiamo“.