Questo sito contribuisce all'audience di

Napoli campione d’inverno per la quinta volta nella storia: i numeri di un 2017 da record

Il
gol numero 117 del numero 17 Marek Hamsik al minuto 17 decisivo
nell’ultima partita del 2017. Una serie di coincidenze che, alla
fine, portano ad un unico risultato: Napoli campione d’inverno per la
quinta volta nella storia.
Azzurri lì, primi in classifica,
irraggiungibili ormai. Quattro punti di vantaggio sulla Juventus, che
deve ancora giocare la sua ultima partita d’andata contro l’Hellas
Verona. Ma la vittoria contro il Crotone basta al Napoli per tenere i
bianconeri a distanza di sicurezza, per chiudere quindi questo 2017
in vetta alla classifica. Azzurri campioni d’inverno per la quinta
volta nella storia. Le
prime tre tutte tra il 1986 e 1989. In due occasioni, poi, arrivò lo
scudetto: nella stagione ’86/’87 e nella stagione ’89/’90. In mezzo
la delusione del 1988, quando il Napoli perse lo scudetto a vantaggio
del Milan dopo aver girato al primo posto alla fine del girone
d’andata. Due volte Ottavio Bianchi, una volta Alberto Bigon. Il
terzo allenatore campione d’inverno nella storia azzurra? Maurizio
Sarri, che due anni fa sorpassò l’Inter di Mancini vincendo a
Frosinone nell’ultima partita del girone d’andata. Primo posto al
giro di boa, secondo dietro la Juventus al termine del campionato. E
quest’anno Maurizio Sarri si è ripetuto, laureandosi campione
d’inverno: titolo platonico sì, ma che da sempre fa rima con
scudetto. E questa volta l’allenatore azzurro spera di rispettare la
statistica.

Quanto
conta il titolo di campione d’inverno?

Campione
d’inverno e poi scudetto? Molto spesso è così. Lo dicono i numeri,
le statistiche. Nella grande maggioranza dei casi, infatti, chi è
primo al giro di boa, lo è anche alla fine del campionato. Nei
precedenti 85 campionati di Serie A, per ben 58 volte si è laureato
campione d’Italia chi aveva vinto il titolo di campione d’inverno
:
nel 68,2% dei casi. E se non sarà scudetto, di certo sarà
qualificazione alla Champions League: infatti soltanto una volta
nella storia (la Juventus nel 1935/36) la squadra che ha vinto il
girone d’andata, non è poi arrivata nelle prime quattro. Statistiche
incoraggianti, quindi, per il Napoli, che diventano ancor più
importanti se consideriamo soltanto i campionati moderni (con i tre
punti per vittoria). Dal 1994/95, infatti, in 16 campionati su 23 la
squadra campione d’inverno ha poi vinto lo scudetto: il 69,5%. E
nelle ultime 13 stagioni, addirittura 12 volte ha vinto il campionato
chi era primo al termine del girone d’andata.
L’unica eccezione?
Proprio il Napoli, primo al giro di boa e poi scavalcato dalla Juve
nella stagione 2015/16, mettendo fine ad una striscia positiva di ben
undici stagioni consecutive. Insomma, tra statistiche e scaramanzia,
ce n’è per tutti i gusti.

Il
Napoli e un 2017 da record

Vinto
il titolo di campione d’inverno, ora il Napoli dovrà inseguire uno
scudetto che manca dal 1990. L’obiettivo è quello di essere davanti
a tutti a maggio, confermandosi sui livelli del 2017. Sì, perchè se
si considera l’intero anno solare, i numeri del Napoli sono
impressionanti. Ben 99 punti collezionati su 39 partite di Serie A,
una in più rispetto a quelle di un intero campionato. Meglio, nella storia, ha fatto soltanto la Juventus di Allegri, che aveva chiuso il 2016 con 100 punti. Contro la
Sampdoria, alla 38^ partita del 2017, il Napoli arrivò a 96 punti
nel 2017: punteggio che, a meno di clamorose sorprese, porterebbe
allo scudetto. Dopo averlo fatto in un anno solare (girone di ritorno
del campionato scorso e girone d’andata di questo campionato), ora
gli azzurri dovranno quindi ripetersi nell’annata calcistica. 96
punti
, dicevamo. Che poi sono quelli che in proporzione il Napoli
farebbe ripetendo il girone d’andata concluso con la vittoria di
Crotone. Gli azzurri hanno girato a 48 punti (miglior punteggio di
sempre), che diventerebbero 96 mantenendo lo stesso ritmo.
Impressionante il rendimento in trasferta della squadra di Sarri:
nessuna sconfitta in 20 partite giocate nel 2017 lontano dal San
Paolo
, ben 18 vittorie e appena 2 pareggi. Soltanto due sconfitte in
quest’anno solare, in casa contro Atalanta e Juventus. Per trovare
l’ultima sconfitta esterna degli azzurri bisogna andare indietro fino
all’ottobre del 2016, quando la squadra di Sarri perse allo Stadium
per 2-1 con gol decisivo dell’ex Gonzalo Higuain. Per non parlare dei
numeri dell’attacco. Con 96 gol segnati, quello del Napoli è
l’attacco più prolifico del 2017.
Ben 42 i gol segnati in questo
girone d’andata, due in più rispetto al record della scorsa
stagione. E se consideriamo tutte le competizioni, il Napoli
quest’anno ha già segnato 58 gol in 28 partite: terzo miglior
rendimento dopo i 66 gol di due anni fa e i 59 dell’anno scorso. In
questa speciale classifica, Sarri detiene il primo, il secondo ed il
terzo posto. Numeri da record, per una squadra prima a fine 2017 e
campione d’inverno. Per una Napoli che sogna in grande e che, anche a
maggio, vuol ritornare a guardare tutti dall’alto verso il basso.