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Chi è Myrto Uzuni, l’attaccante che ha esultato come Ronaldo

"Dreams come true", i sogni diventano realtà. Lo aveva scritto su Instagram Myrto Uzuni lo scorso 6 novembre. La foto parla chiaro, lui accanto a Cristiano Ronaldo, idolo di sempre. Uno scatto visto e rivisto prima di andare a letto, un'immagine postata un paio di giorni dopo la sconfitta subita per mano della Juventus. Un 4-1 pesante, ma che ai suoi occhi sarà sembrato probabilmente un po' più dolce grazie alla "vicinanza" al portoghese. Ieri l'albanese classe 1995, ala sinistra come ruolo naturale ma capace di giocare anche dall'altra parte o addirittura come punta, si è spinto perfino oltre: ha battuto Szczesny, portando clamorosamente in vantaggio il Ferencvaros allo Stadium. E, come se non bastasse, ha voluto celebrare il tutto imitando l'esultanza di CR7. Corsa verso la bandierina, terzo tempo, salto con le braccia distese lungo i fianchi e il famigerato "siuuuu". Alcuni sostengono che Cristiano non l'abbia presa bene, indicando dopo la rete del pareggio lo stesso Myrto con faccia minacciosa. Anche se a fine partita gli ha pure regalato la maglia con un sorriso. Dopotutto l'attaccante del Ferencvaros non è l'unico ad aver preso in prestito l'esultanza di Ronaldo, già ricopiata in passato da campioni come Djokovic o da "sconosciuti" quali Cesinha dopo il gol segnato con il Team K-League alla Juve nell'estate del 2019. 


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Alla Play prende sempre la Juve di CR7

Nel suo tempo libero ad Uzuni piace giocare alla play con i suoi amici. Solo Fifa ovviamente, dove prende sempre la Juventus di Cristiano Ronaldo. Una passione quasi sviscereta per il portoghese, tanto che l'attaccante albanese sogna un giorno di poter giocare in Serie A. In campo va veloce come la sua Mercedes-Benz, un regalo che si è concesso considerata la sua fissa per le macchine. I primi passi da calciatore li ha mossi in Grecia e, prima di tornare in Albania, ha fatto un provino per entrare nell'accademia dell'Olympiakos. Il passaggio però è saltato a causa di alcune mancanze nella documentazione presentata da lui e dalla famiglia. Da lì il ritorno in patria, a Tomori, sua città natale dove ha realizzato il sogno di giocare per la squadra locale che attualmente milita in terza divisione. Nel 2012 è capocannoniere dell'U17 con 14 gol, mentre altri sette ne segna in un prestigioso torneo giocato in Spagna contro squadre provenienti da tutto il mondo. 

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La convocazione di Panucci e le lacrime del padre

Nel 2015 il trasferimento all'Apolonia Fer, oggi in seconda serie. Un primo salto in avanti dunque, una fiducia ripagata fino in fondo e che nel 2017 lo porta al Laci, squadra della massima divisione del calcio albanese. 13 gol in 48 partite, nel 2018 un'altra sfida all'estero, in Croazia. Ad aspettarlo c'è la Lokomotiv Zagabria, dove si presenta nel migliore dei modi. Due gol e 4 assist nelle pime cinque giornate di campionato, con Panucci allora Ct – che lo fa debuttare in Nazionale contro Giordania e Isreaele. Il sogno del padre Artan, a cui è legatissimo: "Non morirò prima di averlo visto con la maglia dell'Albania", aveva promesso. Chissà cosa avrà pensato nel vederlo esultare in faccia a CR7. 


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L'umiltà la lascia agli altri

"Non credo di aver mai affrontato un difensore che ho avuto difficoltà a passare", risponde a chi gli chiede contro chi ha patito più del solito. Insomma, l'umiltà non è proprio il suo forte. Il gol che portava più nel cuore, almeno fino a ieri, era quello segnato all'Anorthosis il 19 luglio 2018, un colpo di testa che all'88' permise al Laci di passare il primo turno preliminare di Europa League. Certo, vuoi mettere esultare davanti a Cristiano Ronaldo, nel suo stadio e alla sua maniera? Una notte che Myrto non dimenticherà tanto facilmente.