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Il presidente del Porto: “Volevo Mourinho in prestito, ma lo United disse no”

Un legame che va ben oltre i contratti: José Mourinho infatti ha la grande capacità di rimanere legato in maniera quasi indissolubile alle squadre dove ha allenato. Basti vedere ancora oggi cosa pensano di lui i tifosi dell'Inter, del Chelsea o del Porto, squadre nelle quali è stato amato a dismisura grazie ai suoi trionfi (tutte le ultime news sul mondo del calcio) e al suo modo di fare.


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E proprio il club portoghese aveva cercato qualche stagione fa di riportarlo sulla propria panchina. Un impiego temporaneo, quello che il presidente Pinto Da Costa aveva proposto allo Special One, senza panchina ma con un contratto già firmato con il Manchester United per la stagione successiva.

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Era infatti il gennaio del 2016, come lo stesso numero uno del Porto ha raccontato sul canale Youtube del club: "Eravamo senza allenatore nel bel mezzo della stagione. Quindi ho parlato con Mourinho e gli ho chiesto se era disponibile per venire al Porto fino alla fine dell’anno, per poi completare il suo trasferimento allo United. Sembrava una cosa impossibile, ma Mou mi ha detto subito di sì. Quando abbiamo cominciato a pensare che si potesse davvero fare, però, il Manchester United non ci ha dato l’autorizzazione. Hanno detto di no spiegando che potevamo incontrarci nelle competizioni europee. Mourinho si era reso disponibile per allenare il Porto per metà stagione in un momento di emergenza. Un fatto che non è stato pubblicizzato molto, ma che dimostra quanto affetto abbia per il nostro club". Un gesto che nel cuore dei tifosi del Porto, forse, vale ancora di più dei 6 titoli (tra cui una Coppa Uefa e una Champions League) conquistati dal portoghese in due stagioni e mezza sulla loro panchina.


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