Roma, Mourinho parla in portoghese: “Il mio italiano non è abbastanza forbito”
L’allenatore giallorosso ha preferito parlare nella sua prima lingua nel post partita di Sassuolo-Roma, così da potersi esprimere al meglio
Finisce 1-2 la sfida tra Sassuolo e Roma, andata in scena al Mapei Stadium e valevole per la 14ª giornata di Serie A. Una vittoria tutt’altro che semplice per gli ospiti, che dopo essere passati in svantaggio nel primo tempo con la rete di Matheus Henrique, solo nel finale del match sono riusciti a ribaltare il risultato grazie ai gol di Dybala e Kristensen. Nel post partita, l’allenatore romanista José Mourinho ha rilasciato un’intervista in portoghese ai microfoni di DAZN.
Sassuolo-Roma, l’intervista post partita di Mourinho
In apertura, l’allenatore ha ringraziato la società e commentato l’importanza della prestazione: “Voglio ringraziare la proprietà e il direttore Pinto, che nelle ultime 24 ore mi hanno dato e offerto sostegno e quindi stabilità emotiva, di cui si necessità per svolgere bene questo lavoro. Mi hanno dato fiducia. Quella di oggi è stata una vittoria molto importante, una vittoria sofferta, lottata, meritata, perché la squadra anche quando era in svantaggio 1-0 era la squadra migliore in campo, motivo per il quale sono molto felice per i giocatori e per tutti i nostri tifosi”.
Dopodiché Mourinho ha ringraziato il suo vice Foti e spiegato perché ha parlato in portoghese: “Voglio altresì dedicare una parola al mio fantastico assistente, Salvatore Foti, che oggi era fuori, ma che ha lavorato moltissimo per questa vittoria, quindi la dedico anche a lui. Il motivo per il quale oggi sto parlando portoghese è perché il mio italiano non è sufficientemente forbito e forte per esprimere determinati concetti. Quando io ho parlato di stabilità emotiva ho parlato di una qualità che nella vita e nel calcio è necessaria per poter rendere ai massimi livelli. “.
Infine un commento in merito al tema fair play: “Rispetto a quella situazione che si è verificata e che ha destato un po’ di malumore nei tifosi del Sassuolo e in alcune persone dello staff, quando non abbiamo restituito una palla che avevamo calciato fuori, mi sono avvicinato al collega e ho semplicemente detto che per ricevere fair play è necessario darlo e nel Sassuolo c’è un giocatore in particolare che è carente di questa qualità“.