Morte Celeste Pin, l’ex moglie Gloria Medina: “Non credo al suicidio”

Le dichiarazioni della seconda moglie di Celeste Pin, Gloria Medina, sulla morte dell’ex marito
“Vogliamo la verità, ma niente gossip. Giusto che si svolga l’autopsia“. Sono state queste le dichiarazioni di Gloria Medina, seconda moglie di Celeste Pin.
Il caso sulla morte del difensore ex Fiorentina trovato morto martedì 22 luglio nella sua abitazione a Firenze continua a far parlare.
Dopo la richiesta di ulteriori indagini della prima moglie Elena Fabbri, che non crede all’ipotesi di suicidio, sono arrivate anche le dichiarazioni della seconda moglie, Gloria Medina.
La voglia di scoprire la verità, che si scontra con la necessità e il bisogno di mantenere la sfera privata. Di seguito riportiamo le dichiarazioni ai microfoni di La Nazione.
Morte Celeste Pin, l’ex moglie: “Una telefonata lo turbò”
“Va bene che si svolga l’autopsia, anche noi vogliamo che si conosca la verità – ha detto Medina come riportato da La Nazione – ma non voglio che la vita privata mia, di Celeste e di nostra figlia diventi pubblica. Io Celeste lo amavo, ciò che è accaduto tra di noi lo abbiamo sempre gestito con riservatezza. Ho passato con lui più della metà della mia vita“.
La seconda moglie, poi, ha continuato: “Dolore grandissimo, fa male leggere quello che leggo. Celeste è ancora lì, all’ospedale di Careggi. Non è giusto che ci siano intromissioni fuori luogo. Si rischia solo di danneggiare la sua immagine. Firenze lo ama e così lo deve ricordare. Io e mia figlia resteremo a vivere qui, dobbiamo poter essere serene“.
Gli ultimi giorni di Celeste Pin
Gloria Medina ha raccontato gli ultimi giorni di Celeste Pin: “Non aveva dato alcun segnale, anche io voglio sapere la verità. Celeste era stato in vacanza con degli amici a Castiglione della Pescaia“.
Da tempo prendeva sempre gli stessi farmaci per la depressione, ma sembrava passare un momento felice: “È cambiato improvvisamente dopo una telefonata. Almeno così mi hanno detto, anche perché io non lo sentivo da qualche giorno visto che con mia figlia eravamo in crociera“.
Pin era rientrato a Firenze il sabato e aveva fatto la spesa, come dimostra lo scontrino ritrovato in casa. Secondo Medina tra lunedì e martedì doveva incontrare qualcuno per lavoro, un appuntamento forse legato a quella telefonata: “Un suo amico l’ha visto rabbuiarsi” ha continuato.